L’e-commerce enoico, in Italia, anche se dati ufficiali in realtà non ce ne sono, è ancora una micro-nicchia, visto che, si stima, il suo valore si aggiri intorno ai 30 milioni di euro. Eppure in tanti ci credono e ci puntano. E non a caso è stato uno dei temi caldi di Vinitaly. La stessa VeronaFiere ci investe, al punto che il portale e-commerce Vinitaly Wine Club, lanciato nel 2013 ha già avviato una collaborazione, in Italia, con “Vini24” (www.vini24.ilsole24ore.com), il progetto di vendita di vino on line de “Il Sole 24 Ore”, ed è pronto a sbarcare in anche in Cina, in partnership con il portale Wineyun.com. Ma è un canale sempre più esplorato anche da realtà diverse, ed è il caso di SaldiPrivati.com (www.saldiprivati.com), uno dei principale player delle flash sales on line in Italia, con oltre 2 milioni di iscritti, che non solo ha iniziato una partnership sull’enogastronomia con Eataly, ma che punta sempre più sul vino.
“Per tre motivi fondamentali - spiega, a WineNews, l’ad Bruno Decker - ovvero che il business del vino on line, seppur ancora piccolo, è in crescita e noi vogliamo arrivare al 5-6% del mercato totale nel giro di qualche anno, e poi il fatto che abbiamo notato che l’offerta enoica ha allargato la nostra community, prevalentemente femminile, al pubblico maschile, e che il valore del carrellodi chi acquista anche vino, è mediamente più alto, nel complesso, di chi non lo fa”. Una riflessione che conferma quanto detto, nei giorni scorsi, a WineNews, da Xavier Court, alla guida di Ventee-Privee.com, big dell’e-commerce mondiale e leader enoico in Europa (3,3 milioni di bottiglie vendute nel 2013 per un fatturato di 36 milioni di euro, ndr)
E se sul fronte cantine “la prima perplessità all’approccio di questo particolare canale è la paura di mettere a rischio il proprio posizionamento di prezzo”, ha spiegato Matteo Lunelli, alla guida della griffe delle bollicine Ferrari, nell’incontro promosso, a Vinitaly, dal Consorzio del Soave, che già collabora con Saldi-Privati, basta trovare la formula ed il partner giusto, e i risultati arrivano. “Soprattutto perchè con le vendite flash riesci a farti conoscere da chi, magari, non ti conosce ancora, e senza andare in conflitto con alti canali di distribuzione”. E i marchi importanti ci credono, visto che con SaldiPrivati.com, che ovviamente punterà sulla vendita, ma anche sulla “narrazione dei vini e dei territori”, aggiunge Decker, lavorano già nomi del vino come la stessa Ferrari, Argiolas, Feudi di San Gregorio, Michele Chiarlo, Bellavista, Contadi Castaldi, Umani Ronchi, Mionetto, Masciarelli, Terredora, Carpineto, Marco Felluga, Sella & Mosca, La Braccesca, Velenosi e tanti altri.
Ma che l’e-commerce del vino abbia grandi potenzialità, lo dimostra anche l’investimento di un gruppo importante come Poste Italiane che, a Vinitaly, ha lanciato una nuova piattaforma dedicata, e pensata soprattutto per le piccole e medie cantine che vogliono battere questa strada sul fronte dell’export, visto che il progetto di poste, oltre al servizio di vendita di bottiglie e alla logistica, prevede anche una pacchetto completo di consulenza “legale” dal punto di vista burocratico, accollandosi tutta la parte di gestione di questioni come le accise e i documenti che cambiano da Paese a Paese, così come l’Iva, ma anche le modalità e i tempi di pagamento. Con un prodotto sia “hardware” che “software” per permettere anche alle realtà più piccole del vino italiano di esplorare la promettente frontiera dell’e-commerce.
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