L’eccezionalità della vendemmia 2015, sancita dall’Istat, ad inizio aprile, con il primo dato sulla produzione di vino italiano (incluso mosti) di 48,2 milioni di ettolitri (15% in più del 2014) e dopo la stima Assoenologi di novembre 2015 (47,6 milioni di ettolitri), sembra confermata anche dai numeri di Agea. A pubblicare il dato semidefinitivo della vendemmia italiana 2015 dell’Agea - Agenzia per l’erogazione in agricoltura (www.agea.gov.it) è l’organismo ufficiale dell’Uiv - Unione Italiana Vini, il Corriere Vinicolo, che parla di 49,5 milioni di ettolitri di vino e mosti, in aumento del 12% sul 2014. In generale, il quadro fornito è quello di una forte ripresa produttiva in quasi tutte le Regioni del Nord (Veneto +9%, Piemonte +2,7%, Trento +19,2%, Bolzano +16,3%) e del Centro (Emilia Romagna +2,9%, Toscana +14,5%), con un’unica eccezione rappresentata del segno negativo della Lombardia (-7,3%), mentre dal punto di vista tipologico i vini bianchi superano i rossi e i rosati, sia in termini assoluti (22,28 milioni di ettolitri per i bianchi contro i 18,9 milioni di ettolitri di rossi e rosati), che tra i vini a denominazione di origine (con i bianchi che raggiungono i 9,3 milioni di ettolitri, ed i rossi e rosati che si fermano invece a quota 7,4 milioni di ettolitri).
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