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L’ENOTECA ITALIANA “LABORATORIO” DI RICERCA SCIENTIFICA SULLA COMUNICAZIONE DEL VINO

L’Enoteca Italiana guarda al futuro e si apre alla ricerca scientifica per migliorare la comunicazione del mondo del vino: le tecniche e strategie di comunicazione di massa e il linguaggio adoperato dai mass media per raccontare il vino saranno oggetto di approfondite indagini per carpirne il più nascosto funzionamento. A questo scopo dall’Enoteca Italiana sono state attivate tre borse di studio annuali destinate a laureati senesi che completeranno la loro specializzazione nei settori dell’informatica (Silvia Torsi - professor Antonio Rizzo), appunto, della semiotica (Michele Guerra - professor Enrico Menduni) e della comunicazione riferita al mondo del vino. “E’ una novità assoluta - ha spiegato Omar Calabrese, direttore del Dipartimento Scienza delle Comunicazioni dell’Università degli Studi di Siena - l’obiettivo è capire come l’informazione tratta il vino, capire qual è la strategia, se esiste un linguaggio con cui se ne parla e come l’immaginario collettivo pensa al vino (il cinema, ad esempio, dal “Pranzo di Babette” a James Bond, che sceglie le bottiglie di champagne, rispecchia due polarità tra le quali si dibatte questa realtà: una esageratamente aristocratica, l’altra esageratamente popolare). Bisogna far capire che il vino è cultura, ma che è il problema non è quanto, ma cosa e come si beve e la qualità delle situazioni in cui si consuma il vino. Senza contare, che anche l’allestimento dei luoghi e l’esposizione delle bottiglie sono essi stessi comunicazione. Siamo immensamente soddisfatti - ha concluso Omar Calabrese, ricordando “che i finanziamenti sono andati unicamente al Dipartimento di Scienza delle Comunicazioni, con l’attività dei professori è gratuita) - l’Enoteca Italiana si è dimostrata un mecenate intelligente, o meglio un’impresa attiva e vitale che sta lavorando al meglio per potenziare la ricerca scientifica nel settore del vino”.

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