Se è vero che i mercati dell’Est Europa, soprattutto per i vini italiani di alta gamma, rappresentano un approdo sempre più interessante, niente vieta che, talvolta, il percorso possa anche essere all’inverso. E così, domani a Milano, sarà di scena la prima selezione dei migliori vini di Romania presentata all’estero, promossa da Marinela Vasilica Ardelean, rumena di nascita ma con doppia cittadinanza da 15 anni e professionalmente attiva in Italia, che ha vinto il titolo di “miglior sommelier” di Romania 2014 dell’Asi (Associazione Internazionale Sommelier), in collaborazione con la Fisar ed il Consolato Generale di Romania Milano. Al Carlton Hotel Baglioni, in degustazione, ci saranno “I fantastici 50 vini della Romania”. Nettari di un Paese che è stabilmente uno dei primi 10 produttori al mondo, e dove la viticoltura è radicata, grazie ai Romani, da tempi antichissimi, e dove, da qualche tempo, hanno investito anche produttori italiani del calibro di Antinori, con il progetto “Vitis Metamorfosys”, ma anche Petro Vaselo e Sergio Faleschini (Vinarte).
“C’è un legame forte tra Romania e vino Italiano - spiega a WineNews Marinela - basti pensare che ogni anno in Romania si importano 13 milioni di euro di vino, e il 40% viene dal Belpaese. Ma è una terra dove c’è anche una produzione storica, che negli ultimi anni, come succede in Italia, punta molto su varietà autoctone. E c’è anche un consumo interno importante, sui 25 litri procapite, ed in crescita, per un giro d’affari di 300 milioni di euro ogni anno”.
A “decretare” il miglior vino di Romania, in una degustazione alla cieca, domani a Milano, una giuria guidata dal celebre sommelier Alessandro Scorsone, e che vede, tra gli altri Enzo Vizzari, direttore delle Guide de l’Espresso, Helmuth Koecher, direttore del Merano Wine Festival, Marisa Fumagalli del “Corriere della Sera”, e Alessandro Torcoli, direttore di “Civilità del Bere”. Ed il 26 giugno si replica a Roma, con i vini in degustazione al Rome Cavalieri, insieme alla Fondazione Italiana Sommelier.
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