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L’estate 2015 incorona i vini rosati, mai così popolari tra i wine lover del più grande social network di Bacco, “Vivino”. Tra i bianchi, boom dei Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda in Usa e Uk, mentre gli utenti del Belpaese preferiscono la Sicilia

L’estate è appena finita, e come ogni anno lascia dietro di sé non solo il caldo, ma anche la nostalgia che, dopo le vacanze, colpisce inesorabilmente anche i wine lover in giro per il mondo che, in riva al mare o in città, tra luglio e agosto, hanno riscoperto il piacere dei vini rosati. A raccontarlo sono i dati del più grande social network dedicato a Bacco, “Vivino” (www.vivino.com), che raccoglie i gusti ed i giudizi di milioni di utenti appassionati di vino.
L’estate 2015, così, “rischia” di diventare quella del rosato, categoria spesso poco considerata, ma sempre più apprezzata, in modo particolare negli Stati Uniti, dove conquista anche gli uomini
: il picco, dal 2013, si registra a luglio, mese nel quale i rosati hanno rappresentato il 3,1% di tutte le etichette votate su “Vivino”, la percentuale più alta mai registrata, con una crescita del 13,3% sullo stesso mese del 2014, ed una “top 5” monopolizzata dalle Provenza, che piazza 4 vini tra i primi 5 per punteggio medio. Tra i bianchi, invece, sono i Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda a conquistare la copertina dell’estate: in Gran Bretagna, infatti, hanno rappresentato il 13,77% di tutti i vini bianchi giudicati su “Vivino” nei mesi di luglio e agosto, mentre in Usa, nello stesso periodo, lo “share” dei Sauvignon Blanc della Nuova Zelanda ha toccato l’8,58% di tutti i bianchi.
I tanti utenti di “Vivino” del Belpaese hanno invece incoronato una regione che, ormai da anni, si sta facendo largo nel panorama enoico sia nazionale che internazionale: la Sicilia. In agosto, infatti le etichette dell’isola hanno ricevuto la media-voto più alta di sempre sul social del vino, 3,75 (su 5, il punteggio massimo previsto), un trend che, secondo gli analisti di “Vivino” è destinato a durare in futuro, in un percorso di crescita ininterrotta iniziato a gennaio 2013, quando il voto medio dei vini siciliani era di 3,35. Nello stesso mese, la quota di bottiglie siciliane degustate è stata del 9,8%, il 18,7% in più dello stesso mese 2014, con al top il Ben Ryé 2012 di Donnafugata, con una media voto di 4,5, il Saia 2011 di Feudo Maccari (4,2), il Grillo Mozia 2014 di Tasca d’Almerita (4,1), il Cerasuolo di Vittoria Classico 2012 di Cos (4,0) e l’Etna Bianco Archineri 2013 di Pietradolce (4,0).

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