Le imprese vitivinicole sarde sono pronte per la sfida dell’export: se negli ultimi dieci anni in Sardegna si è assistito a una riduzione delle superfici dedicate alla coltivazione di vini, anche per le Doc, e la produzione di vino nella regione ha visto un periodo di netta contrazione tra il 2008 e il 2010, con una ripresa nel 2011-2012, molto positiva è invece la dinamica delle esportazioni, che fa registrare un + 13% nello stesso periodo, grazie soprattutto alla notorietà acquisita da etichette come Vermentino e Cannonau. La fotografia della viticoltura sarda, e le case history di successo dell’isola sono state al centro, oggi, del “Forum Economie Filiera Vitivinicola del Centro Italia”, di scena a Serdiana (Cagliari) nella cantina Argiolas, cui hanno partecipato Riccardo Masoero, responsabile territorial & sectorial intelligence di UniCredit, Francesco Cancellato, ricercatore Aaster, Valentina Argiolas, a capo della cantina simbolo della Sardegna, Enrico Maria Gobino, rsponsabile mrketing di “Mgm - Mondo del Vino”, Mario Fiumara, deputy regional manager Centro Italia di UniCredit e Frederik Geertman, regional manager Centro Italia di UniCredit.
Focus - I numeri del vino mondiale e quelli del vigneto Sardegna
Si stima che nel 2013 il consumo mondiale di vino supererà la produzione. Le stime per il 2012, vedono infatti un calo della produzione mondiale nell’ordine del 6% per un totale di 248 milioni di ettolitri. Anche l’Italia segue il trend negativo con una diminuzione stimata del vino prodotto del 3,4%, arrivando a 40,8 milioni di ettolitri. Nonostante ciò, nel 2012 l’Italia riconquista la leadership mondiale come produttore con una quota del 16,5%, tornando così davanti alla Francia, che nel 2011 le aveva strappato il primato della quantità.
Il mercato vitivinicolo rappresenta per l’Italia, primo paese produttore ed esportatore al mondo, un’opportunità da sviluppare ulteriormente in termini di valore prodotto. Le aziende vitivinicole sarde sembrano essere pronte a cogliere quest’opportunità. L’export del settore, che aveva infatti fatto registrare un rallentamento nel periodo tra il 2010 e il 2011, con una crescita del 7% a fronte di un + 19% dell’anno precedente, mostra nel periodo 2011-2012 segnali di ripresa. A fronte inoltre di un aumento di produzione complessiva di vino nel 2011 la quota del vino di qualità è rimasta costante e nell’ambito delle produzioni Doc e Docg nel periodo 2010-2012 si assiste a un fenomeno di concentrazione su Vermentino (+11%) e Cannonau (+2%), che complessivamente rappresentano l’86% della produzione d’origine sarda.
“In uno scenario come quello con il quale devono confrontarsi le aziende sarde oggi - ha commentato Frederik Geertman, regional manager Centro Italia UniCredit - l’internazionalizzazione costituisce un canale fondamentale per promuovere l’eccellenza vitivinicola locale. Tra i paesi che maggiormente apprezzano il vino sardo spiccano Usa e Giappone e la qualità del prodotto non basta per competere su questi mercati. E’ necessario puntare su innovazione, internazionalizzazione, marketing, capacità di fare rete, certificazioni, tutela del paesaggio, eno-turismo. I nostri dati testimoniano che gli imprenditori sardi sono pronti ad affrontare queste sfide e il nostro Gruppo sta lavorando per essere al loro fianco: quasi 40 milioni di euro (di cui 24 a Cagliari) sono stati destinati da UniCredit in Sardegna nel 2012 al supporto della nuova imprenditoria e dell’innovazione e in regione abbiamo già finanziato 132 start up. Questi numeri fanno parte del progetto UniCredit per la Sardegna, attraverso cui nel 2012 la Banca ha erogato oltre 87 milioni di euro alle imprese sarde. Di recente, inoltre, abbiamo lanciato il progetto “UniCredit International per il vino”, con un’offerta dedicata di servizi e prodotti a supporto del processo di internazionalizzazione delle aziende vitivinicole”.
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