"I Savoia rientrano ? Brinderemo anche noi, ma con il vino del Brigante, rosso sangue, e con il vino dell'emigrante, chiaro come il mare". L'annuncio-provocazione è di un produttore di vini campano Antonio Caputo, 41 anni, di Afragola (Napoli) non nuovo ad iniziative clamorose, come l'offerta di "un milione di lire in più di salario ad operai padani disposti a trasferirsi al Sud", lanciata nel 2000, con un annuncio sui quotidiani. Caputo, che è titolare di "Enodelta", spiega che con il lancio dei due nuovi vini, che saranno commercializzati a giorni
con le due etichette "Vino del brigante" e "Vino dell'emigrante" ed offerti in assaggio nelle strade di Napoli, intende sottolineare "la totale estraneità della famiglia sabauda rispetto alla storia del Sud. "I Savoia - afferma l'imprenditore - portarono nella nostra terra soltanto primati negativi, saccheggi, massacri, fallimento
di industrie meridionali, emigrazione, ed una colonizzazione culturale ed economica che continua fino ai giorni nostri, di cui la perdita del Banco di Napoli costituisce solo l'esempio più recente. Furono massacrati decine di migliaia di patrioti,definiti briganti, che sono stati cancellati dalla storia". "Dall'arrivo dei Savoia -prosegue Caputo - sono partiti milioni di meridionali come emigranti, molti dei quali senza avere più la possibilità di rivedere la propria terra e la propria famiglia. Con questi due vini, che saranno offerti in assaggio gratuito nelle strade di Napoli, sia che i Savoia scelgano di rientrare dalla nostra città che optino per rientrare da altri luoghi, voglio contribuire a far ricordare qualche verita' della storia cancellata e dimenticata".
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