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L’ITALIA DEL VINO IN RUSSIA, PER CONSOLIDARE UN MERCATO IN CRESCITA NONOSTANTE LA BUROCRAZIA E LO STOP ALLA PUBBLICITÀ DELLE BEVANDE ALCOLICHE. IL 25 E 26 NOVEMBRE, A MOSCA, C’È L’EDIZIONE N. 10 DI VINITALY INTERNATIONAL RUSSIA

Gioco di squadra per abbattere le barriere burocratiche e culturali di ingresso in un mercato in forte crescita. Sulla scia del successo appena ottenuto con la tappa di Hong Kong, il progetto di Veronafiere per promuovere l’eccellenza dei vini italiani sulle principali piazze internazionali vola a Mosca per Vinitaly International Russia, edizione n. 10, dove il 25-26 novembre una nutrita delegazione di produttori italiani incontrerà stampa e operatori locali allo Swiss Krasnye Holmy Hotel (www.vinitalyinternational.com). L’obiettivo è quello di consolidare l’apprezzamento del vino italiano sul mercato russo, che le stime dell’International Wine and Spirit Research vedono entro tre anni al settimo posto nella graduatoria dei consumatori mondiali, con 1.053 milioni di litri annui. Un’opportunità irrinunciabile per i produttori italiani, già primi importatori di vini frizzanti (17.000 litri venduti nel 2012) e al secondo posto per volumi di vino imbottigliato importati (44.000 litri nel 2012), che per mantenere il primato e conquistare ulteriori quote di mercato devono fare i conti con una burocrazia soffocante e il recente stop imposto per legge sulla pubblicità di bevande alcoliche. Ostacoli che, evidentemente, rendono sempre più difficile per i produttori stranieri comunicare e promuovere la cultura e i prodotti vinicoli.
Proprio alla formazione, alla conoscenza e alla comprensione dell’offerta vinicola italiana in tutte le sue complesse sfumature è dedicato il calendario della manifestazione. Più che triplicato il numero di Master Class, 11 in totale, dedicate alla scoperta dei migliori vini italiani, a cui si aggiungono due pomeriggi dedicati a Walk Around Tasting a cui parteciperanno 45 espositori, tra produttori italiani e importatori russi, per un totale di 300 produttori rappresentati.
“Il mercato russo sta sperimentando una ripresa e la popolazione oggi è disposta a spendere di più, per acquistare non un vino, ma tutto il mix di storia, tradizione, qualità e stile di vita ad esso associati, come prodotto del made in Italy. Operare per e con i nostri produttori ed espositori nel nome del vino italiano contribuisce a rafforzare sul mercato russo questo posizionamento , a vantaggio di tutto il sistema Paese che rappresentiamo”, afferma Ettore Riello, Presidente di Veronafiere.
“Dopo l’esperienza più che positiva di Hong Kong, dove abbiamo visto triplicare il numero degli espositori e ottenuto uno straordinario riscontro di pubblico, Veronafiere torna a supportare concretamente lo sviluppo dei produttori italiani con una missione diretta al cuore del mercato russo, parlando agli operatori specializzati con una sola voce e mettendo a sistema contatti e know-how. In questo modo offriamo ai nostri espositori un’importante occasione di penetrazione promozionale e commerciale su una piazza promettente ma ancora di difficile approccio”, è il commento di Giovanni Mantovani, dg Veronafiere.

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