L'Ungheria non dà nessuna disponibilità a trattare sulla questione del Tocai friulano: il Governo magiaro ha rinviato ogni ipotesi di mediazione sul Tocai a dopo il 2007, ossia successivamente al termine oltre il quale, così stando le cose, il vino tipico del Friuli Venezia Giulia, per continuare a essere prodotto, dovrebbe cambiare nome. Conseguentemente, l'assessore regionale all'agricoltura Narduzzi ha comunicato al Governo ungherese che "il Friuli Venezia Giulia si ritiene ora libero da tutti i precedenti accordi stipulati in vista dell'ingresso dell'Ungheria nell'Unione EUropea". Ora, anche per tutelare gli interessi dei produttori del Tocai friulano, la Regione intende avviare un'iniziativa di tutela di carattere politico e sul piano giuridico. Quella legale verterà sul ricorso alla Corte di giustizia europea contro l'accordo del 1993 che, commenta Narduzzi, "ha portato la vicenda del Tocai friulano verso questa insostenibile situazione".
Sul versante politico, la Regione Friuli Venezia Giulia chiederà al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Sottosegretario agli Esteri Roberto Antonione di prendere "ferma posizione a favore del Tocai friulano nella fase di negoziato per l'ingresso dell'Ungheria nell'Unione Europea".
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