Tira aria di cambiamento nelle stanze (e tra i filari) di uno dei nomi più ingombranti della produzione vinicola australiana, ovvero Treasury Wine Estates, dopo un inizio di 2014 che ha visto il titolo azionario del gruppo addirittura sospeso per eccesso di ribasso. Secondo alcune fonti di stampa australiana, il gruppo sarebbe infatti pronto a svalutare parte dei suoi asset, acquisiti durante il suo periodo sotto il marchio Fosters, per quasi 180 milioni di euro (250 milioni di dollari australiani), a lasciare a casa 1 lavoratore ogni 20 e a cambiare le date di uscita delle etichette Penfolds da marzo-maggio ad ottobre.
Le decisioni, non certo indolori, fanno parte di quel processo che il nuovo Ceo di Treasury, Michael Clark, ha definito, un anno di “reset” per la compagnia, ovvero il 2015: tra le altre cose, il gruppo prevede anche un maggior grado di separazione tra i propri comparti dedicati ai vini da gdo e alle etichette “luxury & masstige”, e un nuovo round di investimenti in marketing e comunicazione.
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