“Il vino è una bevanda alcolica, ottenuta esclusivamente dalla fermentazione (totale o parziale) del frutto della vite, l’uva (sia essa pigiata o meno), o del mosto”. Questa è la definizione che Wikipedia dà di vino. Sembra una banalità, ma in Spagna la polemica sulla definizione che la Real Academia Española, l’organismo che elabora le regole linguistiche della lingua spagnola, dà della parola “vino”, è finita addirittura sulle pagine del quotidiano più letto del Paese, “El Paìs” (www.elpais.com), per l’appunto. Merito, o colpa, dipende dai punti di vista, di David Lopez, un ingegnere agronomo e docente di legislazione vitivinicola al master di Vinicultura y Enología della Escuela Superior de Orihuela (Universidad Miguel Hernández). Per iniziare il proprio corso, infatti, aveva pensato di partire dalla definizione che la Real Academia dà di vino, definito come “liquore alcolico ottenuto dal succo delle uve spremute, e cotto naturalmente attraverso la fermentazione”. Insomma, un concentrato di inesattezze, in sole due righe, che rasentano l’eresia: “innanzitutto - spiega Lopez a El Paìs - il vino non è un “liquore”. E poi, “cuocere” non è certo sinonimo di fermentare, è una definizione che genera solo confusione”. E pensare che la Spagna è ormai il primo produttore mondiale. Del resto, la Oiv - Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, molto più correttamente, definisce il vino come “la fermentazione alcolica, completa o parziale, di uva fresca, pressata o meno, o del mosto”, chiarendo che la gradazione minima deve essere di 8,5 gradi alcolici. Una definizione simile a quella che ne dà l’Unione Europea, e che forse dovrebbe darne la Real Academia Española, che dopo settimane ancora non ha degnato il professor Lopez di una risposta ...
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025