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La campana Feudi di San Gregorio, griffe dell’enologia italiana, ha completato il rinnovo del team di guida aziendale: alla presidenza, al posto di Vincenzo Ercolino, arriva Edoardo Narduzzi. L’ad è marco Gallone, già nominato in agosto.

La campana Feudi di San Gregorio, griffe dell’enologia italiana, ha completato il rinnovo del team di guida aziendale: alla presidenza, al posto di Vincenzo Ercolino, “che l’assemblea della società ha ringraziato per l’appassionata opera svolta fin dalla fondazione dell’azienda”, arriva Edoardo Narduzzi, manager di aziende hi-tech e professore di Tecnologie della comunicazione all’Università “La Sapienza” di Roma. L’ad è Marco Gallone, già nominato in agosto.
L’assemblea della Feudi di San Gregorio ha affidato al nuovo management “il compito di perseguire con sempre maggior impegno la missione della società: realizzare vini di altissima qualità armonizzando al meglio il complesso rapporto tra territorio e prodotto; il tutto nella costante attenzione ai bisogni e ai gusti dei consumatori e alla crescita professionale dei propri dipendenti e collaboratori”.
La Feudi di San Gregorio - si legge in una nota stampa - “crede nel lavoro tenace, condotto senza arroganza e con grande lealtà verso gli altri; crede nei tempi lunghi perché è convinta che solo in un’ampia prospettiva temporale e con umiltà si possono concepire e attuare progetti veramente innovativi; crede che il successo di un’impresa non vada misurato con il solo metro del profitto, pur nella convinzione che i conti economici devono essere costantemente in ordine”.
La Feudi di San Gregorio vuole, in particolare, “contribuire - si legge ancora nel comunicato stampa - a dare chiarezza al mercato del vino con un modello produttivo volto alla valorizzazione dei vini di territorio, non solo nelle scelte genetiche (varietà campane) ed agronomiche ma attraverso un importante progetto in collaborazione con alcune Università italiane, per preparare tecnici ed operai capaci di interpretare le risorse dei terroir del Mediterraneo e per razionalizzare l’impianto e la gestione dei vigneti, utilizzando le tecniche della cosiddetta viticoltura di precisione e sviluppando metodi diagnostici di valutazione della qualità con innovativi strumenti bio-molecolari”.
L’assemblea della Feudi di San Gregorio, una delle aziende più importanti nel mondo del vino, inoltre, ha preso atto con compiacimento del successo che va riscuotendo Dubl, lo spumante immesso sul mercato nei giorni scorsi e realizzato con la collaborazione del grande maestro francese Anselme Selosse.
“Il mercato del vino è ormai globale e la competizione è significativa in tutti i segmenti del mercato pur restando molto frammentata l’offerta” ha dichiarato il presidente, Edoardo Narduzzi “i prodotti del made in Italy, se capaci di ben valorizzare i propri vitigni autoctoni ed i propri territori, hanno un vantaggio competitivo specifico. La sfida ora è quella di dar vita ad imprese che per dimensione del fatturato, capacità di innovazione, professionalità, conoscenza specialistica accumulata e apertura all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione sappiano affermarsi come protagonisti internazionali. Feudi vuole essere di questa partita dimostrando che con una valida strategia anche giovani imprese italiane possono, in pochi lustri, diventare casi di eccellenza e di studio a livello mondiale”.

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