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LO STATO DELL’ARTE

La “Cantina Italia” si alleggerisce, ma resta carica: 57,5 milioni di ettolitri a gennaio 2025

Un lieve calo del -1,8% sullo stesso dato 2024, che seguiva la scarsissima vendemmia 2023, quello registrato dall’ultimo report dell’Icqrf

Continua ad essere ben carica di vino, la “Cantina Italia”, che ha in pancia più di una vendemmia di media produzione: 57,5 milioni di ettolitri di vino, quelli registrati al 31 gennaio 2025 dall’ultimo report dell’Icqrf, -1,8% sulla stessa data del 2024 (dopo una delle vendemmie più scarse di sempre, la 2023, con appena 38,3 milioni di ettolitri, contro i 41 della 2024, ndr), a cui vanno aggiunti 534.447 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (+117%) e 5,1 milioni di ettolitri di mosti (-6,2%). Una situazione, dunque, appena più alleggerita rispetto ad un anno fa, ma con tanto prodotto ancora da collocare, evidentemente, sui mercati.
Giacenze che, come sempre, sono molto concentrate: il 54,7% del vino detenuto è a Dop, il 26,7% a Igp, i vini varietali costituiscono appena l’1,2% del totale, e il 17,4% è rappresentato da altri vini.
Con 20 denominazioni e Indicazioni geografiche su 526 che valgono il 58% del totale. Il Prosecco Doc (che vola sui mercati del mondo), con 5,5 milioni di ettolitri, vale da solo il 12% del totale, seguito dall’Igp Puglia, con 2,1 milioni di ettolitri, e poi, con valori che vanno da 1,8 a 1,2 milioni di ettolitri in cantina, seguono Igt Toscana, Igt Veneto, Doc delle Venezie, Igt Salento, Chianti, Doc Sicilia, Igt Terre Siciliane, Montepulciano d’Abruzzo e Igt Rubicone, con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg che segue con 941.327 ettolitri.

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