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LA CINA ASPETTA DI CONOSCERE IL PROPRIO FUTURO, ED IL MERCATO DEL LUSSO RALLENTA, COMPRESE I GRANDI GRUPPI DI LIQUORI E VINI PREGIATI, COME DIAGEO, LVMH E PERNOD RICARD. A DIRLO E’ L’AUTOREVOLE SOCIETA’ DI CONSULENZA INTERNAZIONALE “BAIN & CO”

La crescita del mercato dei beni di lusso, l’unico segmento a non conoscere crisi, sta subendo un brusco rallentamento: a tirare la crescita dei maggiori gruppi del mondo, negli ultimi anni, è stata essenzialmente la Cina che, adesso, è costretta a prendersi una “pausa di riflessione”, in attesa di conoscere il proprio futuro. Nel 2013, infatti, il gigante asiatico dovrà scegliere la sua prossima guida, chiamata a governare un momento di passaggio fondamentale, e nel frattempo, già dall’estate, i nuovi ricchi cinesi, soprattutto gerarchi di partito e burocrati hanno cominciato a stringere la cinghia, limitando l’acquisto, oltre che di orologi di oro massiccio e fuoriserie, anche di bottiglie di pregio, di vino, champagne e liquori.
A rivelarlo è una ricerca dell’autorevole società di consulenza internazionale “Bain & Co”, che ricorda come la crescita del luxury, in Cina, sia cresciuta nel 2010 e nel 2011 a ritmi spaventosi, rispettivamente del 30% e del 35%, mentre quest’anno si fermerà “solo” al 18%, di pari passo, del resto, con il rallentamento del Pil nazionale, che dopo anni di crescita a due cifre, nel 2012, dovrebbe far segnare un tasso di crescita del 7%: e proprio in virtù della brusca frenata cinese, il settore nel 2012 toccherà, dopo il +8% del 2010 ed il +13% del 2011, solo un +5%. A pagare il conto, come detto, anche i grandi gruppi del wine & spirits, che nel trimestre luglio-settembre hanno cominciato a rallentare vistosamente: Lvmh, che nello stesso periodo del 2011 cresceva del 15% si è fermata al +6%, Diageo al +5% (+9% nel 2011) e Pernod Ricard al +6% (+11% nel 2011).
Tassi in linea con le previsioni dei tre gruppi che, nonostante la situazione economica ancora difficile di Europa e Stati Uniti, continuano a vedere nel Continente asiatico (India, Giappone e Corea del Sud comprese), e specie nella Cina il loro mercato di riferimento per i prossimi anni, almeno fino al 2015, con tassi di crescita compresi tra il 4 ed il 6% annui. Un andamento rallentato, ma ancora positivo anche grazie ai segnali di ripresa che arrivano dagli Stati Uniti, e a margini destinati ad allargarsi, mentre l’Europa continua e continuerà ad arrancare, e la riprova arriva da un dato allarmante, che arriva da Gran Bretagna, Germania, Francia ed Italia, dove un terzo degli acquisti nel settore del lusso è stato ad opera di turisti cinesi in vacanza ...

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