La Cina? “Non è tutto oro quello che luccica: il boom della Cina si sta sgonfiando per i francesi che sono stati i primi a puntare sul gigante asiatico. E questo dimostra che il vino italiano che ha lavorato in maniera prudente e diversificata su diversi mercati esteri ha fatto bene a non inseguire tendenze modaiole”. Così il presidente dell’Unione Italiana Vini (Uiv) Domenico Zonin in partenza per il Vinexpo di Bordeaux.
Anche questa edizione del Vinexpo - sottolinea Zonin - ha dimostrato che con la Cina si comincia a vedere che non è tutto oro quello che luccica. Le “vendite en primeur” dei blasonati vini bordolesi, ad esempio, sono andate di molto sotto le aspettative”. Diverso è il discorso con l’India a giudizio di Zonin: “anche come azienda ho avuto promettenti contatti con un Paese che dopo il fascino del whisky si sta interessando al vino. Un comparto su cui punta anche il governo indiano che sta incentivando gli investimenti nel settore vitivinicolo in due regioni in particolare e che sta incentivando campagne di comunicazione sul bere moderato il vino, e non inseguire tendenze di consumo iperalcoliche”.
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