I mercati esteri sono fondamentali per il vino Italiano, e per fortuna i numeri dicono che l’export cresce nonostante la crisi. Ma i rischi sono sempre dietro l’angolo, tanto in mercati nuovi, che in quelli storici. Tra cui la Gran Bretagna, partner di lunga data e solida affidabilità per i vino italiano e mondiale, ma anche un mercato in cui la crisi dei consumi si fa sentire, e a patirne è anche il vino che, come spiega Bibendum, l’importatore più importante del Regno Unito, trova sempre meno spazio sugli scaffali dei supermercati. Non in senso lato, ma in senso “fisico”: i consumi sono destinati a calare, del 4% da qui al 2016 (con la sola eccezione dei vini spumanti che, però, pesano per il 10% sul giro d’affari complessivo) e, di pari passo, si va riducendo il numero di scaffali dedicati al nettare di Bacco. Assottigliando, così, la proposta e le possibilità per le aziende di essere presenti in un canale fondamentale come la grande distribuzione.
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