La migliore risposta ai cambiamenti climatici è la scelta biodinamica. Lo afferma, con grande convinzione, Francesco Illy, tra i quattro fratelli della dinastia triestina del caffè di qualità, che si occupa della commercializzazione della corroborante bevanda in Svizzera con un marchio autonomo, Amici caffè, e contemporaneamente di vino, a Montalcino, in qualità di presidente di Podere Le Ripi e vice presidente della cantina di famiglia, Mastrojanni. “Di fronte ai cambiamenti climatici la migliore risposta è - secondo Illy, viticoltore nel distretto del Brunello da 15 anni - arricchire il terreno e abbassare le emissioni di Co2 piantando alberi. Se pianti un albero - sottolinea Illy - in un anno recuperi 66 kg di rifiuti e aumenti le sostanze organiche del terreno fino a poter creare alberi nel deserto, come dimostra l’esperienza di Sekem in Egitto, la grande azienda biodinamica che dal 1977 ha piantato alberi in quattro zone semidesertiche tra il delta del Nilo e il canale di Suez, creando una maxi azienda agricola e anche industriale del cotone. Per qualificare le mie attività produttive in Svizzera ad impatto zero, siamo partiti piantando sul territorio egiziano 15.000 alberi in grado di assorbire 1.000 tonnellate di Co2 e oggi stimo che riusciremo a vendere carbon credits intorno ai 200 euro. Le nostre aziende vinicole - aggiunge - sono carbon absorber, ma sono soprattutto un modello per un territorio così vocato come Montalcino che è sempre più green. Quando sono arrivato, non vedevi un sovescio. Oggi non c’è filare che non ha questa tecnica di preservazione dei terreni, adottata sia nella biodinamica che nella viticoltura tradizionale. La biodinamica inoltre - dà piu lavoro e questo motiva ancor di più chi fa vendemmia manuale. Come avviene nei 54 ettari di boschi, vigneti e uliveti di Podere Le Ripi dove peraltro tutti i lavoranti sono italiani” dice Francesco Illy nel dichiararsi “contrarissimo” agli interventi genetici.
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