La passione e la sete della Cina per il vino non si ferma alla campagna acquisti in Bordeaux, Borgogna ed Italia, né agli investimenti in patria destinati a fare del gigante asiatico uno dei principali produttori al mondo: l’ultima importante acquisizione, infatti, è quella della Fcc North American Investment, compagnia di Hong Kong, che si è aggiudicata, per 4,95 milioni di dollari, Cleavage Creek winery in Napa Valley. Un brand famoso, al di là dell’Oceano, per il proprio “core” estremamente solidale, visto che per anni ha donato il 10% dei propri guadagni alla ricerca sul cancro. Adesso che gli 8 ettari di vigneti (più il permesso di piantarne altrettanti) e la cantina da 60.000 litri, dopo la morte dell’ex proprietario, Robert H “Budge” Brown, in un incidente aereo, sono in mani asiatiche, le cose sono destinate a cambiare. L’obiettivo dei nuovi proprietari, più che elargire fondi alla ricerca, è quello di rifornire i floridi casinò di Macao del rosso nettare californiano, grazie a canali distributivi già oliati.
Quella della Cina per i vini della California, del resto, è una passione esplosa ad ogni livello: se il brand più importante del vino cinese, Great Wall, è alla ricerca dell’azienda giusta su cui investire, i wine lovers con gli occhi a mandorla sono sempre più ferrati e curiosi, grazie anche ad un testimonial d’eccezione, quello Yao Ming che, ritiratosi dai parquet della Nba, ha lanciato giusto un anno fa la propria linea di Cabernet Sauvignon. E non finisce qui, perché la stessa FFC North American Investment sta cercando l’accordo con un altro brand californiano, la Calla Lily Estate & Vineyard. E in caso di fallimento della trattativa avrebbe già l’alternativa pronta, spostando la mira sul Pinot Nero della Russian River Valley, in Sonoma.
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