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LA “PRIMAVERA ARABA” NEL CUORE DEL CHIANTI CLASSICO: ARRIVERANNO DA LIBIA, EGITTO E TUNISIA I GIOVANI DELLA VENDEMMIA DELLA “VIGNA DELLA PACE” (6 OTTOBRE) DA CUI NASCE IL VINO SIMBOLO DEL DIALOGO TRA I POPOLI DI RONDINE CITTADELLA DELLA PACE ONLUS

Il vino simbolo del dialogo tra i popoli nasce in un vigneto speciale, i cui filari hanno dimora in uno dei terroir più famosi al mondo: nel cuore del Chianti Classico in Toscana, dove, all’azienda agraria San Piero a San Piero in Barca (Castelnuovo Berardenga) si trova la “Vigna della Pace”, per la quale, come per tutti i vigneti del Belpaese, è arrivato il momento della vendemmia. Ma la raccolta delle sue uve, promossa da Rondine Cittadella della Pace Onlus in collaborazione con il Consorzio Agrario di Siena, è davvero molto speciale: a tagliare i grappoli, il 6 ottobre, ci saranno non solo studenti, lo staff e gli amici dell’associazione, ma anche i giovani partecipanti al progetto Sponda Sud, provenienti da Libia, Egitto e Tunisia, protagonisti delle cronache più recenti nei loro Paesi attraversati dalla cosiddetta “Primavera araba”, che stanno realizzando un percorso di formazione parallelo e integrato a quello dei giovani dello Studentato Internazionale (info: www.rondine.org).
Dopo Caucaso, Medio Oriente, Balcani e Africa, l’edizione n. 5 del progetto “Vigna della Pace” sarà dedicata a India e Pakistan. Il frutto, è un vino originale nel suo genere, vera e propria etichetta di Igt Toscano che, grazie alla passione e alla fatica dei giovani studenti, diviene un simbolo tangibile del dialogo e della riconciliazione tra i popoli.
“Vigna della Pace” sarà promosso - fuori commercio - in iniziative che andranno unicamente a sostegno di Rondine Cittadella della Pace, Onlus che ospita in Italia studenti universitari provenienti da Paesi che hanno vissuto o stanno vivendo conflitti, tra cui giovani provenienti dalla Federazione Russa, dal Caucaso del Sud, dai Balcani, dal Medio Oriente, dall’Africa, dall’India e dal Pakistan, e dei suoi studenti, appunto. A Rondine, borgo medievale a 10 Km da Arezzo, gli studenti vivono insieme per gli anni necessari a compiere gli studi universitari, condividendo un’esperienza unica di convivenza e di formazione al dialogo ed alla riconciliazione.

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