Export, fonte di vita per il vino italiano, che va alimentata costantemente. Con la promozione del vino del Belpaese all’estero che non va in vacanza: mentre mezza Italia è ferma per le ferie di Ferragosto, e le vigne vivono un momento cruciale, c’è chi pensa alla prossima “stagione” di eventi. Come Vinitaly, con Vinitaly Tour (www.vinitalytour.com), che si prepara, tra ottobre e gennaio, ad una maratona in alcuni mercati strategici di oggi e di domani, come la Russia (a Mosca, 29-30 ottobre), la Cina (all’International Wine & Spirits Fair di Hong Kong, 8-10 novembre), e gli Stati Uniti (il 28 gennaio a New York e il 30 a Miami, per la prima volta insieme a Slow Food). E che punta forte su innovazione e social network, da Twitter a Facebook, da Youtube a Linkedin e Flickr, fino a Weibo (per la Cina, dove gli altri social media sono bloccati per legge, ndr).
Ma non solo: “uno dei punti innovativi di Vinitaly Tour - spiega Stevie Kim, general coordinator di Vinitaly International - sarà l’applicazione “Vinitaly Interactive Tasting”, via iPad e altri device, che darà la possibilità agli espositori ed ai consumatori di interagire e comunicare di vino sia negli eventi di Vinitaly Tour, ma soprattutto nel post-evento, con feedback costanti sui vini assaggiati e, quindi, sui gusti dei diversi mercati. Il progetto è piuttosto ambizioso, ma potrebbe dare grandi indicazioni ai produttori su come intervenire nei diversi mercati, e potrebbe essere inoltre un grande mezzo per l’educazione al vino italiano all’estero”. Particolare attenzione avrà la tappa in Russia, dove da gennaio sarà vietata su ogni media la pubblicità di ogni bevanda alcolica, e dove la promozione fatta sul posto con eventi e fiere diventa, quindi, fondamentale per lo sviluppo di un mercato che sta crescendo e che all’Italia, soprattutto sulle bollicine, sta dando non poche soddisfazioni: “vediamo una “finestra d’opportunità” in Russia per i produttori Italiani. grazie al brand “Vinitaly”, già consolidato da anni a Mosca, abbiamo già ottenuto la partecipazione dei maggiori importatori del Paese”.
Ma la partita della promozione del vino italiano all’estero sarà giocata anche in casa, con l’edizione n. 2 di “Opera Wine”, insieme alla celebre rivista americana “Wine Spectator”: “abbiamo parlato in questi giorni con i vertici della testata per capire come migliorare il format, già di successo, del 2012, per dare ancora più risalto all’eccellenza del vino italiano e dei suoi territorio, con più attenzione non solo alla parte di comunicazione “sexy & glamorous”, ma anche all’spetto dei contatti commerciali”.
Cresce, dunque, la funzione di “aggregatore” della promozione del vino italiano, in Italia e all’estero, da parte di VeronaFiere, con Vinitaly e Vinitaly Tour.
“Pensiamo sempre a come possiamo dare un valore aggiunto alle cantine italiane, dando un servizio che sarebbe troppo impegnativo per una singola azienda. Ma come in questi tempi “l’unione fa la forza”, anziché essere presenti in modo frammentato nei vari mercati, specialmente in quelli ancora nella prima fase di ciclo della vita per consumo (come la Cina) e conoscenza del vino, in generale ma soprattutto italiano. In generale, come per un sito web di un azienda, non è sufficiente “allestire” il canale, ma c’è bisogno di dare il “feed” in modo costante per poter rendere la parte contenutistica più interessante. Ma per fare tutto questo con successo abbiamo bisogno che anche le aziende, tramite i loro social media e strutture di comunicazione, interagiscano con noi che siamo sempre a disposizione, con l’obiettivo di “collegarsi” al sistema del vino italiano insieme”.
E, dal 7 al 10 aprile 2013, a Verona, ovviamente, c’è Vinitaly (www.vinitaly.com), l’evento più importante al mondo dedicato al vino italiano.
Focus - Le prima volta di Vinitaly e Slow Food Editore (Slow Wine) insieme in Usa
Per la prima volta Slow Food Editore, con la versione in inglese di Slow Wine, collaborerà con Vinitaly International alla tappa Usa dei Vinitaly Tour. Una joint venture per offrire al trade degli Stati Uniti la più completa “2 giorni” di degustazione ed educazione la vino italiano negli States. Di scena il 28 gennaio 2013 al Tribeca Rooftop di New York, e il 30 gennaio 2013, a Miami.
“La guida Slow Wine ha un modo nuovo e fresco di presentare e valutare vini e cantine”, ha detto il dg di VeronaFiere, Giovanni Mantovani. “Insieme creeremo un’irresistibile evento per gli operatori e la stampa in Usa”. “Vinitaly è un’icona del vino italiano nel mondo, un vero ambasciatore mondiale della nostra enologia” aggiunge il direttore di Slow Food Editore, Marco Bolasco.
“Siamo convinti che insieme creeremo “un’esperienza” molto variegata del vino italiano per gli americani: dagli artigiani del vino meno conosciuti e orientati alla sostenibilità, fino alle icone del vino italiano”.
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