Vodka e caviale non vanno più di moda, i “nuovi ricchi” della Russia preferiscono vino e prelibatezze “made in Siena”: negli ultimi anni una nuova classe sociale, dotata di ingenti capacità di spesa, si sta affermando in Russia - basti pensare che nella sola Mosca, 10 milioni di abitanti, sono quasi 2 milioni i “nuovi” ricchi - e questo immenso Paese è diventato un mercato strategico per il nostro patrimonio agro-alimentare di qualità, in particolare per i vini e i prodotti tipici di Siena. La Russia è un Paese che ha sempre avuto una sua élite, colta e vicina all’Europa ai tempi degli zar, nascosta o mimetizzata ai tempi dell’Urss, provvista di enormi disponibilità economiche nell’attuale era Putin. L’aumento dei redditi reali, intorno al 9-10% l’anno, ed il riemergere della classe media nelle grandi città, ha accompagnato in generale un’evoluzione del gusto e dei consumi verso prodotti di alta qualità, come quelli in arrivo dal territorio senese.
Il reciproco avvicinamento tra la Russia e la città del Palio sarà sottolineato il 27 marzo a Mosca dal galà, promosso dalla Camera di Commercio di Siena, insieme al Comune e alla Provincia per la Borsa Internazionale del Turismo, kermesse di importanza mondiale. L’evento vedrà la presenza del Sottosegretario italiano al turismo Stefano Stefani, dell’Ambasciatore italiano Facco Bonetti e del gotha dell’imprenditoria, della cultura e della politica russa, tra cui il Ministro degli Interni Boris Gryzlov ed il vice presidente della Duma Liuba Sliska. A rappresentanza di Siena le più importanti istituzioni cittadine, dal Comune alla Provincia, dal Monte dei Paschi alla Camera di Commercio, con il suo presidente Vittorio Galgani. “Un evento - spiega Vittorio Galgani - che conferma il forte interessamento dei russi per il territorio senese, in particolare per le città d’arte, le terme e gli agriturismi, e per i suoi “gioielli” alimentari, che stanno diventando uno status symbol di pregio per un numero sempre maggiore di consumatori”.
Protagonisti dell’esclusivo galà saranno i prodotti di qualità della terra di Siena, dal pecorino di Pienza all’olio extravergine di oliva, dai pregiati salumi ai dolci tipici (ricciarelli e panforte). Ma le vere star saranno i vini della Castello Banfi, azienda leader di Montalcino: dal Brunello ‘98, espressione tipica del territorio, ai supertuscan Summus ed Excelsus. “Già da alcuni anni la Castello Banfi - spiega il direttore generale Enrico Viglierchio - presta grande attenzione al mercato russo, che reputiamo di enorme potenzialità, in particolare per i vini di alta gamma: abbiamo già avuto importanti riscontri sia nelle grandi città (Mosca e Pietroburgo) che nelle province. Quest’occasione offerta dalla Camera di Commercio di Siena ci fa molto piacere perché rappresenta un quadro istituzionale di altissimo livello per presentare le nostre migliori bottiglie ad un target particolarmente raffinato”.
I vini italiani incontrano sempre più il gusto dei russi della nuova generazione, che si stanno svincolando dal tradizionale forte consumo di superalcolici. Negli ultimi anni il consumo dei nostri vini in Russia è aumentato fino all’80%; a differenza dei Paesi europei, dove i giovani consumatori cominciano a preferire la birra, la Russia va controcorrente: i giovani professionisti scelgono sempre più spesso un buon vino. Le aziende toscane, espressione dell’eccellenza “made in Italy” in campo enologico, stanno quindi affilando le armi per prepararsi a sfruttare al massimo le opportunità offerte dal mercato russo.
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