La sfida più difficile per le aziende vitivinicole italiane, e che non può essere elusa, pena l’esclusione da un mercato sempre più competitivo, è ormai diventata quella di vendere e distribuire il proprio vino, e non tanto di produrlo. La consapevolezza, per certi versi paradossale, di questo elemento decisivo è ciò che nell’attualità fa veramente la differenza. Le aziende vitivinicole italiane, infatti, hanno ormai raggiunto un livello di qualità produttiva che oscilla, nella stragrande maggioranza dei casi, fra l’alto e il molto alto, riconosciuto ampiamente in patria come all’estero, ma restano ancora come “intimidite” dalle tempeste che sempre più spesso turbano il “mare magnum” del mercato globalizzato. Per “navigare” in piena sicurezza in questo che pare essere ormai anche il nuovo volto del mercato vitivinicolo, il gruppo La Vis - che rappresenta uno dei gruppi cooperativi più importanti d’Italia, con vini dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, certificato, per esempio, di recente dal premio degli enologi al Banco d’Assaggio di Torgiano - ha creato ad hoc una nuova società commerciale, che è un ottimo esempio di una tendenza e di una sensibilità che in futuro nel settore sarà destinata ad essere seguita, ovvero quella di costruire alleanze nella distribuzione per ottimizzare sinergie logistiche, massa critica e creazione di un portafoglio prodotti capace di soddisfare tutte le esigenze, sia in tremini di prezzo che di tipologia di vino.
“Ethica”, questo il suo nome, avrà una valenza internazionale e rappresenterà un punto di riferimento sui mercati esteri per tutte le 8 aziende che fanno parte del nuovo gruppo, costituito da pochi mesi: La Vis, Valle di Cembra, Casa Girelli, Villa Cafaggio, Poggio Morino, St. Andrae, Cesarini Sforza e Santa Tresa, irrobustendo anche le storiche alleanze come quella con la Fratelli Rinaldi, una delle società di distribuzione più importanti d’Italia.
Il gruppo La Vis - che con il nuovo assetto costituisce un colosso da 30 milioni di bottiglie, 8 aziende e 90 milioni di fatturato complessivo - ha affidato lo sviluppo operativo del progetto a Stefano Girelli, che forte dell’esperienza commerciale maturata in Casa Girelli, una delle aziende all’avanguardia nell’approccio distributivo e logistico sui mercati mondiali, collaborerà per la definizione delle strategie della società. Ethica - già presentata a Londra alla stampa internazionale e che sarà definitivamente lanciata al prossimo Vinitaly (Verona, 6/10 aprile) - farà propri i progetti di sviluppo sui diversi mercati delle 8 aziende che formano la nuova realtà commerciale, dall’importante valenza internazionale, che così potranno contare su una visione unica d’insieme del panorama internazionale dei mercati, che sono quantomeno globalizzati e richiedono quindi nuove attenzioni che difficilmente singole aziende sono in grado di attivare. Un approccio innovativo, in cui, oltre ad una produzione qualitativamente ineccepibile, vengono affiancati una serie di servizi di altrettanta qualità soprattutto nella parte finale della filiera per arrivare al distributore e con lui al consumatore finale. Anche i servizi post-vendita diventano allora strategici per uno sviluppo coerente del mercato, ed Ethica si propone, per l'appunto, di sostenere e sviluppare tali servizi, in vista delle sfide sempre più difficili che anche il mercato del vino dovrà sostenere adeguatamente.
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