In Cina il vino italiano ancora stenta e c’è da fare, dicono tutti, un grande lavoro di base sui rudimenti della cultura enoica, e ci si investe tanto, in un quadro incerto e fumoso, che promette tanto, ma mantiene ancora poca. In ogni caso, c’è chi sembra passarsela meglio di altri: è il caso della Valpolicella, premiata, con la presenza del direttore del Consorzio Vini Valpolicella Olga Bussinello e del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, come “2016 Most Influential Appellation in China” da WineIta.com, il solo portale cinese focalizzato sul vino italiano, che ha raccolto giudizi e voti di oltre 5.000 importatori, distributori e professionisti del mercato del vino cinese.
“Il fatto che il vino italiano rappresenti solo il 5,5% di tutto quello importato in Cina, significa che oltre il 90% degli importatori e dei distributori del Paese non ha ancora iniziato a fare business con le cantine del Belpaese. Solo collaborando perchè tutti questi player inizino a vendere vini italiano il Pese potrà raggiungere il successo nel mercato cinese”, spiega il portale diretto da Jeff Gong.
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