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La vendemmia 2016 si fa social in Oltrepò Pavese: in Consorzio lancia un concorso fotografico su Instagram per valorizzare il paesaggio collinare del territorio lombardo, 13.500 ettari dove la vite si coltiva almeno dal 40 a. C.

Italia
La vendemmia 2016 si fa social in Oltrepò Pavese

La vendemmia 2016, che da Nord a Sud ha iniziato a vedere cadere i primi grappoli e, pian piano, entrerà sempre più nel vivo nelle prossime settimane, è sempre più “social”, con tante cantine, produttori e vendemmiatori che condividono foto e video sui vari profili Facebook, Instagram, Twitter e così via. Ma c’è anche chi ha pensato di trasformare questa voglia di condivisione in un concorso per valorizzare il territorio, come il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, presieduto dal Michele Rossetti e diretto da Emanuele Bottiroli, ideatore dell’iniziativa, che spiega: “l’obiettivo è mettere al centro dell’attenzione un territorio collinare unico e l’impegno di 1700 aziende vitivinicole che darà, certo, ottimi frutti anche quest’anno. Ci rivolgiamo anche tanto ai giovani, che devono riscoprire il valore e la storia della campagna Italiana che è patrimonio collettivo”.
Partecipare è semplicissimo: basta scattare e pubblicare su Instagram immagini che descrivano un momento evocativo della vendemmia in Oltrepò Pavese, con gli hashtag #weloveoltrepo, #oltrepo, #vendemmia2016 e @vinoltrepo (http://goo.gl/MV4DvO).

C’è tempo fino al 14 ottobre, e poi i tre migliori saranno eletti il 30 ottobre, alla fine delle vendemmia, nell’evento che il Consorzio manderà in scena nel Centro Riccagioia di Torrazza Coste (Pavia), e riceveranno in premio soggiorni, tour ed esperienze enogastronomiche nel territorio.
L’Oltrepò Pavese, ricorda il Consorzio, è il primo terroir vitivinicolo di Lombardia con 13.500 ettari in produzione e patria italiana del Pinot Nero e del Metodo Classico, dal 1865. Il territorio, perlopiù collinare, è un piccolo mondo antico, un universo contadino, uno scrigno di valori, una tavolozza di colori, paesaggi, terme e sapori unici. In Oltrepò si coltiva la vite almeno fin dal 40 a.C. , secondo quanto racconta lo storico Strabone al seguito delle truppe romane: “Popolo ospitale, vino buono, botti in legno molto grandi”.

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