La vendemmia sta vivendo il suo momento clou, ma tra i filari non ci sono solo storie di vino, ma anche di riscatto e rinascita. Come quella che arriva da Canicattì, in provincia di Agrigento, dove è iniziata la raccolta di uva da tavola nei vigneti di contrada Vecchia Dama, confiscati alle famiglie mafiose della zona, da cui nascono i mitici vini “Cento Passi”. I ragazzi della Cooperativa sociale “Lavoro e non solo” sono arrivati oggi da Corleone, e hanno raccolto 500 cassette di uva, destinate ai mercati sociali della Toscana ed al circuito siciliano di numerose associazioni.
La vendemmia continuerà nei prossimi giorni, quando si passerà alla raccolta delle uve da vino, da cui verranno prodotti, come detto, il “Cento passi” rosso e bianco. La “vendemmia antimafia”, però, non finisce nei campi, perché in questi stessi giorni andranno in scena le manifestazioni organizzate a Canicattì dalle associazione antimafia “Tecnopolis” ed “Amici del Giudice Rosario Livatino, in ricordo del magistrato ucciso dalla mafia assieme al presidente Antonino Saetta e al figlio Stefano, trucidati in due diversi agguati il 21 settembre de 1990 ed il 25 settembre del 1988.
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