La verticale di Masseto (tre bottiglie per annata, dal 2005 al 2012, per un totale di 24, conservate in casse originali) ha toccato i 17.500 euro, affermandosi come lotto top, davanti alle 12 bottiglie di Château Mouton Rothschild 2000 (in cassa di legno originale), aggiudicate a 15.000 euro, stessa cifra spuntata dalle 6 magnum di Barolo Monfortino Riserva 1985 Giacomo Conterno; ottime performance anche per le 12 bottiglie di Barolo Bussia di Monforte Riserva Speciale Etichetta Rossa 1978 Bruno Giacosa (13.750 euro) e per la selezione di Château Lafite Rothschild 2000 (1.875 euro). Ecco i risultati dell’asta di Bolaffi, in collaborazione con Slow Food Editore, di scena ieri a Torino, che conferma i valori ormai noti tra le griffe del vino italiano e francesi.
Nel complesso, la vendita all’incanto ha raddoppiato la base d’asta (550.000 euro), raccogliendo 1,1 milioni di euro grazie alla vendita del 90% dei lotti, su cui spicca la verticale di Macallan Single Malt 18 Years, 16 bottiglie dal 1968 al 1983 (lotto 693), volata a 27.500 euro, quasi otto volte la base d’asta, con la selezione dei vini liquorosi e dei distillati che ha pesato sul risultato finale per ben 300.000 euro.
“Questo risultato - commenta Luisa Bianconi, esperta del Dipartimento di vini pregiati della Casa d’Aste Bolaffi - conferma il sempre maggiore appeal esercitato nel mondo dai vini italiani, non solo come ricercato bene di consumo per intenditori ma anche come promettente forma di investimento”.
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