La Sicilia, la nuova frontiera del vino d’Italia, vince il più partecipato e selettivo concorso enologico del mondo (3.376 vini valutati, il 40% dei quali stranieri, per 30 Paesi: dall’Argentina all’Australia, dal Canada al Giappone). E lo fa grazie alla “giovane” realtà delle aziende agricole siciliane Miceli di Palermo, guidata dal ‘95 da Giuseppe Lo Re, Gianni Tartaglia e Antonino Massaro, che contano su 50 ettari di vigneti di proprietà - da Sciacca all’Isola di Pantelleria - ed anche su conferimenti di viticoltori siciliani (tra le migliori etichette: il Syrah, il Pantelleria Yrnm, i due Passiti di Pantelleria, Entelechia e Nun, lo Zibibbo Gariche; le bottiglie prodotte complessivamente sono 1 milione). Al vertice dell’enologia del nostro Paese, nel Premio speciale Vinitaly, una delle aziende più rappresentative d’Italia, la Castello Banfi di Montalcino, che ha trionfato nei “grandi rossi”, e l’emergente cantina sociale Valpantena di Quinto (Veneto). Il concorso - che ha il patrocinio dell’Office International de la Vigne et du Vin, dell'Union Internationale des Oenologues e dei Ministeri delle Politiche Agricole e delle Attività Produttive - è stato diretto da Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi e presidente dell’Union Internationale des Oenologues.
Queste le aziende straniere premiate con lo “Speciale Vinitaly 2004”:
Weingut Rabl - Langenlois (Austria);
Jackson Triggs Vintners - Oliver Bc (Canada);
Vina La Rosa Ltda - Santiago (Cile);
Domaine De La Baume S.A. - Servian (Francia);
Winzergenossenschaft Thungersheim EG - Hungersheim (Germania);
Evangelos Tsantalis S.A. - Halkidiki (Grecia);
Hans Kristian Jorgensen - Vidigueira (Portogallo);
Bodegas Arzuaga Navarro S.L. - Quintanilla De Onesimo (Spagna);
F. & D. Giroud - Sion (Svizzera)
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