In una bottiglia di vino la prima cosa che salta all’occhio, ovviamente, è l’etichetta. Eppure, l’aspetto grafico negli ultimi tempi sta segnando il passo, con la tridimensionalità, e quindi il tatto, che rivestono un ruolo sempre più importante. La tendenza, sottolineata dalla federazione dei produttori di etichette (Finat), riuniti in Olanda per il concorso dedicato alle migliori etichette, giunto all’edizione n. 33, riguarda ormai il 90% delle etichette di wine & spirits nel mondo: è un effetto che si ottiene tramite il processo della stampa serigrafica, che dà una sensazione di rilievo in etichetta, e spesso viene accompagnato da finiture opache, doratura ed argentatura. Il motivo di tanta cura per i dettagli è semplice, e sta nella necessità per i produttori di differenziare le proprie bottiglie sugli scaffali in un mercato sempre più congestionato e che, secondo una ricerca del sito di vendite on-line Laithwaite Wine, ha bisogno soprattutto di messaggi semplici e diretti in etichetta. Qualche esempio? Le etichette premiate: quella della Collotype Labels per il vino australiano Carnival Love, e quella della Label Apeel Ltd per il gin inglese Gilpin’s Extra Dry Gin.
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