Inizia col botto la stagione delle aste enoiche di Pandolfini, che a Firenze il 22 e 23 marzo porta sotto il martello 621 lotti di fine wines italiani e francesi, tutti provenienti dalle cantine di collezionisti privati e di un importante wine merchant. Ad aprire le danze, una degustazione delle cuvées della Maison Perrier-Jouët, antipasto alla vendita all’incanto che avrà tra le etichette protagoniste del vino tricolore il Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno, presente con tre bottiglie del 1990: la prima è stimata 400/800 euro, le altre due (magnum) 1.000/2.000 euro ciascuna. Ovviamente, non potevano mancare etichette come Masseto presente, tra gli altri lotti, con 6 bottiglie del 2001, la cui stima è di 3.300/6.600 euro, poi una doppia magnum di Solaia del 2008, valutata 500/1.000 euro, come la bottiglia di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 (www.pandolfini.it).
I top lot, però, parlano francese, e arrivano, come prevedibile, dalla Borgogna. In primo piano, i due assortimenti di 12 bottiglie di Domaine de la Romanée Conti, uno dell’annata 2000 e l’altro del 1995, entrambi stimati 18.000/28.000 euro. Seguono i 13.500/24.000 euro della verticale dal 1969 al 2014 di Château Mouton Rothschild: 48 bottiglie, di cui 2 del 1978 e 2 del 1993. Meritano una menzione la magnum di Henri Jayer del 1986 stimata 9.000/15.000 euro, e la ricca selezione di magnum del Domaine Armand Rousseau. Ancora bottiglie ed annate importanti da Bordeaux da segnalare, come la 6 litri di Château d’Yquem 1990 quotata 1.600/3.200 euro, la doppia magnum di Château Lafitte Rothschild 2003 (2.000/4.000 euro), la doppia magnum di Château Latour 2003 e e la doppia magnum di Château Margaux (entrambe quotate 1.800/3.600 euro).
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