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LE POTENZIALITA’ DEL WEB NELLA FILIERA DEL VINO SONO ANCORA TUTTE DA SFRUTTARE, SPECIE PER ACCRESCERE NOTORIETA’, VISIBILITA’ E REPUTAZIONE DELLE AZIENDE. PAROLA DELLA MASSIMA ESPERTA DI WEB MARKETING ENOICO D’OLTRALPE, NADINE COURAUD

Le potenzialità del web, nel mondo del vino, sono ancora tutte da esplorare e da sfruttare. Un dato di fatto in Italia come in Francia, dove il rapporto tra vigneron e internet è, forse, ancora più difficile che da noi. Specie perché, come spiega a “Vitisphere” una delle massime esperte del settore, Nadine Couraud, a capo dell’agenzia di web marketing Evoe, “è fondamentale l’uso che si fa del web: le aziende dovrebbero capire il vantaggio di poter pianificare strategie a breve, medio e lungo termine capaci di accrescere notevolmente la visibilità e la notorietà del proprio brand”. È il segno dei tempi, “dopo che negli anni ’80 si è investito nell’ampliamento delle cantine, negli anni ’90 nel miglioramento dei vigneti e negli anni 2000 si è pensato a far conoscere denominazioni e vini al maggior numero di persone possibili, adesso è arrivato il momento di rendersi conto di quanto sia importante curare immagine, visibilità e reputazione, non solo e non tanto comparendo qualche volta sui giornali, ma come concetto globale in relazione al funzionamento complessivo dell’azienda, amplificato dall’esistenza stessa del web”.

Un concetto che appare complesso, ma che si può riassumere in una parola: “trasparenza. Prima di internet la vita di un’azienda o di un’impresa non erano costantemente sotto la lente d’ingrandimento dei consumatori, oggi sì, e allora anche la filiera del vino deve ripensare il proprio modo di comunicare, puntando su una maggiore coerenza e sull’ottimizzazione della propria notorietà”.

Un processo fondamentale, perché “se la notorietà di un cru è principalmente frutto di un prodotto, non può durare nel tempo senza una comunicazione coerente da parte dell’azienda, amplificata da internet: la sfida di oggi non è tanto quella di saper usare i nuovi strumenti, ma capire il cambiamento nelle aspettative degli utenti”.

Perché internet ha creato una grande facilità d’accesso alle informazioni, aiutando il vino a diventare, culturalmente, alla portata del vino, “adesso però dobbiamo essere all’altezza, a partire dall’accoglienza degli enoturisti, le aziende hanno bisogno di una strategia e di contenuti che le rendano attraenti agli occhi dei wine lovers”.

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