Le vie della Cina sono infinite. E ora c’è chi prova a percorrerne una quanto meno originale, lastricata di “donne & canzoni”. Ecco l’operazione “Lady Asti”, ideata dal Consorzio dell’Asti Docg, che per posizionare le celebri bollicine piemontesi nel mercato cinese, ha pensato di farle diventare protagoniste dei brindisi femminili che si celebrano nelle “Key Tv”, fenomeno orientale dove si incontrano giovani e intere famiglie per partecipare a feste, cantare, cenare e bere. Protagoniste soprattutto le donne, vivaci interpreti di gare di karaoke dove musica e allegria sono gli ingredienti principali. E così, con una bottiglia ad hoc, nera, come in abito da sera, e con la corona delle miss (www.ladyasti.com), l’Asti Docg sarà protagonista di un contest canoro le cui finaliste saranno scelte sui tanto popolari social network. Una giuria tecnica, presieduta dal popolare show man Harry Hui, darà poi il giudizio alla selezione finale prevista per metà ottobre. In palio anche un viaggio in Italia e una visita all’area di produzione dell’Asti Docg.
“Il pubblico femminile, come dimostrano le indagini di mercato nei principali Paesi, gradisce l’Asti Docg per la sua dolce fragranza, i profumi, la leggerezza e la scarsa alcolicità - spiegano il presidente del Consorzio dell’Asti Gianni Marzagalli e il direttore generale Giorgio Bosticco - il nostro vino da sempre legato a momenti di festa e di allegria troverà in Cina nuove occasioni di consumo”. Alla bottiglia ufficiale, saranno affiancate anche quelle delle case spumantiere che hanno aderito al progetto (finora sono 19). Ogni bottiglia avrà uno speciale collarino di riconoscimento. L’Asti in Cina vuole cambiar musica.
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