“Il turismo del vino moltiplica per 5 il valore di ogni bottiglia acquistata dai visitatori, ma ha logiche e regole senza le quali difficilmente produce profitti”. E’ l’approccio - più strategico e professionale - a fondamento del suo nuovo libro “Marketing del turismo del vino”, edito da Agra Editrice e scritto da Donatella Cinelli Colombini. Un esempio per tutti: Montalcino 140.000.000 euro di fatturato vinicolo, di cui il 15% venduto in zona, che genera 100 milioni di business turistico. Questo è il potenziale del turismo del vino, un’economia parallela che può quasi raddoppiare il giro d’affari di un distretto enologico.
Anche a livello internazionale lo scenario del turismo del vino è in rapida evoluzione con un l’arrivo di nuovi competitori e di enormi investimenti: cantine firmate da grandi architetti quali Frank Gehry o Santiago Calatrava, insieme a progetti faraonici come il wine village con 5 ristoranti e safari park della cantina Spier a Stellenbosch in Sud Africa o lo Chateau Bejing, 30 km da Pechino in Cina che aspetta un milione di visitatori l’anno.
Il manuale “Marketing del turismo del vino (info: Agra Editrice; il libro ha un costo di 20 euro, tel 06/44254205, auricchio@agraeditrice.com) parla anche dei rischi innescati dal successo enoturistico e, per la prima volta, cerca di valutare i carichi massimi e i sintomi “di degrado turistico”.
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