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TURISMO ENOGASTRONOMICO

L’Italia n. 2 tra le migliori mete gourmet al mondo per i “Condé Nast Readers’ Choice Awards” 2025

La Thailandia guida la classifica stilata dai viaggiatori che guarda sempre più ad Oriente. E che conferma come la qualità del cibo sia fondamentale
ACCOGLIENZA, ALTA CUCINA, CONDÉ NAST TRAVELLER, CONDÉ NAST TRAVELLER READERS’ CHOICE AWARDS, HÔTELLERIE, RISTORAZIONE, Non Solo Vino
Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel (ph: Facebook)

Dagli eleganti risotti di Milano ai capolavori culinari dell’Emilia-Romagna (considerata da molti la vera “capitale gastronomica” del Paese), dalle monumentali pizze di Napoli ai croccanti cannoli della Sicilia, l’Italia si conferma un vero “paradiso” per i buongustai. Qui, il viaggio non è tra isole, ma tra sapori: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, lasagne, ragù alla bolognese, Aceto Balsamico, un elenco di eccellenze che continua a crescere e a incantare. È questa l’Italia per i lettori di “Condé Nast Traveller”, la rivista britannica di viaggi tra le più prestigiose al mondo, che ha incoronato il Belpaese n. 2 tra le migliori destinazioni gastronomiche del pianeta che non solo offrono cibo delizioso, ma che raccontano anche la cultura locale attraverso ingredienti freschi, tradizioni tramandate e atmosfere uniche, premiate con i “Readers’ Choice Awards” 2025. E in una “top 15” che guarda ad Oriente, guidata dalla Thailandia alla posizione n. 1, grazie alla ricchezza della sua cucina regionale e all’eccellenza gastronomica di Bangkok, e con il Giappone a completare il podio, con la sua cucina raffinata e amata in tutto il mondo.
Ma l’enogastronomia è anche tra i criteri principali per il riconoscimento dei “Readers' Choice Awards” ai migliori hotel al mondo, nei quali l’Italia si conferma “regina” di accoglienza, e l’alta cucina, sempre più spesso stellata Michelin si conferma il vero “plus” dell’accoglienza italiana, accanto allo stile elegante ed alle posizioni mozzafiato: da Milano con il Mandarin Oriental con il ristorante Seta by Antonio Guida al Lago d’Orta con Villa Crespi e il ristorante dello chef Antonino Cannavacciuolo; da Venezia, con l’Hotel Cipriani - a Belmond Hotel con l’Oro Restaurant, e Palazzo Venart Luxury Hotel con il ristorante Glam dello chef più stellato d’Italia Enrico Bartolini, con l’Hilton Molino Stucky e l’Aman Venice, al Lago di Como con il Passalacqua di Moltrasio, il Grand Hotel Tremezzo con La Terrazza Gualtiero Marchesi, e Villa d’Este, alla campagna toscana con Il Borro della famiglia Ferragamo nel Valdarno, o Borgo Santo Pietro con il ristorante Saporium; da Firenze con Palazzo Portinari Salviati con il ristorante Atto di Vito Mollica, e il Four Seasons Hotel con Il Palagio, al Chianti con il resort Castelfalfi; dalla Maremma con L’Andana del Gruppo Terra Moretti con La Trattoria - Enrico Bartolini, ma anche con il Castello di Vicarello, al Monte Argentario con La Roqqa a Porto Ercole; da Amalfi con Borgo Santandrea con il ristorante Alici e l’Anantara Convento di Amalfi Grand Hotel, a Capri con il Jk Palace; da Taormina con Villa Sant’Andrea - a Belmond Hotel alla Sardegna con il 7Pines Resort Sardinia - A Destination By Hyatt ad Arzachena.
Tornando alla classifica delle mete più gourmet al mondo per i “Condé Nast Traveller Readers’ Choice Awards” 2025, alla posizione n. 4, c’è il Vietnam, premiato per la freschezza dei suoi ingredienti, con il riso protagonista in tutte le forme, sempre accompagnato da verdure locali, carni tenere e profumi intensi; posizione n. 5 per la Spagna, che vanta una cucina in continua ascesa, con San Sebastián come “capitale del gusto” e il ristorante Etxebarri (Axpe Marzana), premiato tra i migliori 50 ristoranti al mondo 2025 da Condé Nast; posizione n. 6, invece, per la Nuova Zelanda, grazie ad una cucina in continua evoluzione, che unisce innovazione e tradizione, a partire dai metodi di cottura tradizionali Māori e le eredità della tradizione britannica. Scendendo ulteriormente nella graduatoria, ad aggiudicarsi la posizione n. 7 è lo Sri Lanka, che conquista con una cucina vivace e speziata, ricca di cocco e colori, dove i piatti raccontano tradizioni familiari tramandate da generazioni; in posizione n. 8 c’è la Grecia,, che incanta con la sua cucina mediterranea ricca di sapori autentici, in ogni angolo, dalle taverne nascoste di Mykonos alle reinterpretazioni moderne di Atene, accompagnati da panorami mozzafiato che rendono ogni pasto indimenticabile; posizione n. 9, a seguire, per il Sudafrica, che si distingue per una cucina ricca e multiculturale, che unisce tradizioni indigene, influenze indiane, malesi ed europee; posizione n. 10 per il Perù, grazie ad una cucina che unisce influenze spagnole, asiatiche e tecniche indigene, fatta di piatti semplici ma ricchi di gusto che la portano a nuovi livelli; a pari merito, sempre alla posizione n. 10, ci sono le Maldive, con una cucina raffinata e tropicale, dove il pesce fresco è protagonista assoluto e i sapori locali si fondono con l’eleganza dei resort esclusivi. Ultime posizioni, per la Colombia, n. 12, la cui cucina è in rapida crescita ed è fondata sull’autenticità e sull’uso di ingredienti locali; n. 13 per il Marocco, con una cucina ricca di sapori e tradizioni, con il couscous protagonista di ogni tavola e con il tè marocchino che è un vero rituale servito su vassoi d’argento; a pari merito, alla posizione n. 13, c’è anche la Francia, da sempre maestra in arte culinaria, a partire da Parigi (ma, tuttavia, bassa in classifica, ndr), la tradizione si vive tra pasticcerie e caffè all’aperto, dove gustare croissant e baguette è un rito quotidiano. Per i più curiosi c’è l’escargot, piatto a base di lumache al burro servite nel loro guscio, mentre i più tradizionalisti possono optare per l’intramontabile steak frites, bistecca alla griglia (di solito controfiletto o entrecôte) servita con patatine fritte croccanti; infine, chiude la classifica, alla posizione n. 15, la Turchia, ma che, comunque, sorprende con una cucina ricca e autentica, con agnello e manzo ingredienti principe dei ristoranti più raffinati di Istanbul, con l’inconfondibile profumo del suo celebre Bazar delle Spezie, e con Gaziantep, nel Sud del Paese, riconosciuta “Città Unesco per la Gastronomia”.

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