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Lvmh, il comparto Wines & Spirits è l’unico a segnare una performance in negativo nel 2023

Nota stonata per il colosso del lusso, che negli altri settori cresce del +13%. A soffrire soprattutto Cognac e liquori (-10%), meglio il vino (+2%)
CHAMPAGNE, COGNAC, LUSSO, LVMH, Mondo
Per Lvmh un 2023 in negativo per il comparto Wine & Spirits

É il comparto Wines & Spirits l’unica nota stonata nell’eccezionale 2023 di Lvmh: il principale gruppo mondiale del lusso festeggia una crescita record globale del +13% sul 2022, con un fatturato pari a 86,2 miliardi di euro, ma per vini e liquori rileva una perdita organica complessiva del -4%, mentre i profitti sono scesi del -2%, a causa di un’elevata base di confronto e ad alti livelli di scorte. Per Lvmh  - che con la sua divisione Moët Hennessy mette insieme alcuni dei brand più prestigiosi in Francia e nel mondo (da Clos Des Lambrays a Château d’Yquem, da Dom Pérignon a Ruinart, da Moët & Chandon a Veuve Clicquot, da Château Cheval Blanc a Krug, da Mercier a Chandon, da Cloudy Bay a Newton Vineyard, da Bodega Numanthia a Terrazas De Los Andes, da Ao Yun a Cheval Des Andes e Cape Mentelle) - dopo il 2022, un anno eccezionale in cui i ricavi del comparto Wine & Spirits erano stati pari a 7.099 milioni di euro, nel 2023 sono stati di 6.602 milioni, con una perdita organica del -4%, mentre i profitti sono scesi del -2%. Ma, analizzando nel dettaglio i risultati, si vede che Champagne e vini hanno retto, registrando un +2% di crescita, con buone performance in Europa e Giappone - anche grazie alla politica dei prezzi - che hanno compensato gli effetti di un contesto macroeconomico sfavorevole negli Stati Uniti. Male, invece, le performance di Cognac e distillati, che hanno registrano un -10%: si tratta, secondo Lvmh, di un anno di transizione dopo due anni di forte crescita. In particolare, il cognac Hennessy ha dovuto fare i conti con una domanda debole negli Stati Uniti, dovuta alla normalizzazione post-Covid, e anche in Cina il recupero è stato parziale, visto che durante il Capodanno cinese si è assistito ad una ripresa della pandemia. Per le tappe salienti del 2023 nel settore Wine & Spirits, Lvmh ha acquistato Château Minuty in Provenza, uno dei leader mondiali nella produzione di rosati, che si aggiunge a Château d’Esclans, nella stessa regione; è stato realizzato il secondo capitolo della partnership tra Lady Gaga e Dom Pérignon, ed è stata lanciata la nuova cuvée di Ruinart, “Blanc Singulier”.
Ottimista e fiducioso Bernard Arnault, presidente e ceo Lvmh - che annovera, tra gli altri, marchi-icona del fashion come Louis Vuitton, Christian Dior, Celine, Fendi, Loro Piana, Loewe, Marc Jacobs, Tiffany e Bulgari - che commentando in generale i risultati afferma: “la nostra performance nel 2023 illustra l’eccezionale appeal delle nostre Maison e la loro capacità di suscitare desiderio, nonostante un anno segnato dalla congiuntura economica e dalle sfide geopolitiche. Il gruppo ha registrato ancora una volta una crescita significativa dei ricavi e degli utili. La nostra crescita incoraggia la nostra strategia, basata sulla natura complementare delle nostre attività, nonché sulla loro diversità geografica, sull’innovazione, il design di alta qualità e l’eccellenza del dettaglio, e aggiunge una dimensione culturale e storica grazie al patrimonio delle nostre Maison. Il 2023 ci ha visto anche compiere progressi in diverse aree-chiave che sono componenti essenziali della nostro visione a lungo termine: proteggere l’ambiente, sviluppare il nostro talento, preservare e tramandare la nostro competenza. Pur rimanendo vigili nel contesto attuale, entriamo nel 2024 con fiducia”.

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