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STORIE DI VINO

Marc Perrin (Famille Perrin) è il nuovo presidente di Primum Familiae Vini

Nuova guida per l’associazione che riunisce 12 grandi dinastie del vino mondiale ed italiano, che mettono insieme 2.500 anni di storia enoica
PRIMUM FAMILIAE VINI, Mondo
Marc Perrin di Famille Perrin alla guida di Primum Familiae Vini

La Primum Familiae Vini, l’associazione fondata nel 1991 da Robert Drouhin (Maison Joseph Drouhin) e Miguel Torres (Torres) per riunire sotto uno stesso tetto le dinastie del vino mondiale, e che mette insieme 12 grandi realtà familiari del vino come Antinori, Joseph Drouhin, Egon Muller Scharzhof, Famille Hugel, Familia Torres, Baron Philippe de Rothschild, Famille Perrin, Tempos Vega Sicilia, Tenuta San Guido, Symington Family Estates, Pol Roger e Domaine Clarence Dillon, ha una nuova guida: è Marc Perrin (Famille Perrin) nominato presidente fino al 2020, e che subentra ad Hubert de Billy (Champagne Pol Roger).

“Noi di Famille Perrin crediamo profondamente che la famiglia sia garante di perennità ed è un grande onore di essere stati accolti in questa prestigiosa associazione e di partecipare a questa formidabile avventura. È mio dovere, e lo faccio con grande piacere - ha detto Marc Perrin - ringraziare il mio predecessore Hubert de Billy per il suo eccellente lavoro e per tutta l’energia profusa. Le nostre imprese familiari vantano insieme oltre 2.500 anni di esperienza; per noi, la famiglia significa salvaguardare valori senza i quali è impossibile produrre grandi vini e preservare il nostro patrimonio comune. In questo restiamo simboli e modelli per il mondo del vino e forse anche oltre. Ma il tempo passa e il mondo cambia. Le generazioni si succedono e PFV deve andare avanti adattandosi alle nuove sfide in modo da poter essere più forti insieme. È nostro compito far capire alla nuova generazione Primum Familiae Vini quanto sia prezioso mantenere vive queste famiglie vinicole. Trasmettendo loro la nostra esperienza, continueranno a impegnarsi per preservare le rispettive regioni vinicole e la sostenibilità di queste regioni sul piano economico, sociale e ambientale. Solo in questo modo saremo in grado di mantenere l’impegno condiviso di tutti i membri: un impegno a vita per l’eccellenza del vino”.

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