
Dici Masseto, e pronunci il nome di uno dei vini più importanti e celebri dell’Italia enoica: tra i più performanti nelle aste mondiali, primo degli alfieri tricolore nella “World’s Most Powerful Fine Wine Brands” del Liv-Ex, per fare due esempi. A produrlo, come noto, quella che per tutti è Tenuta dell’Ornellaia, da cui nasce un altro campione del vino italiano nel mondo, l’Ornellaia.
Ma che, in realtà, dal 2006, formalmente, a livello statutario, si chiama “Ornellaia e Masseto”, “e quando imbottigliamo Masseto c’è solo il nome Masseto, e viceversa - spiega a WineNews l’ad Giovanni Geddes - perché la strategia è separare nettamente i marchi, in modo che non si rubino spazio a vicenda. Anche perché sono vini molto diversi tra loro, pur essendo due top wines. Non a caso da anni non presentiamo mai Masseto e Ornellaia insieme in un evento, e abbiamo diversificato anche la commercializzazione, che per Masseto, ad eccezione di Usa, Canada e Italia, passa tutta per la Place de Bordeaux e i suoi negociant, e l’annata 2010 è già praticamente venduta per l’80% della produzione”.
“La nostra volontà è di avere due brand completamente separati, Masseto “stand alone”, e Ornellaia che fa da ombrello a Serre Nuove, Volte, Poggio alla Gazze e così via, ed è quello che, in Francia, si chiamerebbe il “Grand Vin” della proprietà. Perché tenere insieme due grandi vini così vuol dire correre il rischio che uno tolga luce all’altro”.
Insomma, quando si hanno due grandi brand, due cavalli di razza nella stessa scuderia, la strategia vincente è quella di farli correre ognuno per la sua strada, e lasciare che ognuno brilli di luce propria ...
Info: www.masseto.com - www.ornellaia.com
Masseto - La nota ufficiale: arriva sul mercato l’annata 2010
Masseto 2010, il primo vino italiano del Liv-Ex, arriva sul mercato italiano e internazionale: cru prodotto unicamente con uve Merlot provenienti da un vigneto di soli sette ettari, sito sulla collina che da’ il nome al suo vino. L’eccezionale terroir di provenienza e la cura nella sua produzione, sin dalla nascita, fanno di Masseto uno tra i migliori vini al mondo, premiato e elogiato dalle più autorevoli guide del settore, e primo italiano ad entrare nella Place de Bordeaux nel 2008 con l’annata 2006, En Livrable.
“Il clima fresco del 2010 ci ha regalato un’espressione decisamente elegante e di grande complessità aromatica. Il colore è intenso e cupo, all’olfatto si percepisce una grande intensità fruttata sottolineata da note finemente speziate e minerali” - spiega Axel Heinz, direttore di produzione ed enologo - che aggiunge “in bocca è leggermente meno opulente rispetto alle annate più calde ma è caratterizzato da una trama tannica fitta e densa, di grande lunghezza e fermezza. Il finale si prolunga su note finemente tosate e cioccolatose. Un grande Masseto di finezza ed eleganza, ma sempre maestoso”.
“L’annata 2010 rimarrà nella storia come une delle annate più tardive degli ultimi anni. Dal germogliamento si è osservato un ritardo vegetativo di circa 10 giorni che si è mantenuto fino alla vendemmia” - queste le parole di Leonardo Raspini, Direttore Generale e agronomo, che continua - “dopo una primavera piovosa, l’estate calda e asciutta ha garantito uno sviluppo ottimale dei grappoli. Settembre ha visto qualche pioggia interrompere la vendemmia ma non sono mancati ampi momenti soleggiati ed asciutti che hanno permesso all’uva di raggiungere la piena maturità. Lo stato perfetto dell’uva è stato garantito dalla corretta gestione dei vigneti e dalla cura in modo particolare delle sfogliature. Il tempo fresco ha invece permesso un ottimo sviluppo della parte aromatica con note fruttate e floreali di grande freschezza”.
Nella cantina ogni singolo lotto del vigneto è vinificato separatamente sotto l’occhio scrupoloso del direttore di produzione ed enologo Axel Heinz. Il Merlot viene poi affidato alle cure del tempo. Masseto trascorre una prima fase di invecchiamento di 12 mesi in barrique nuove mantenendo la separazione dei lotti raccolti, poi, a seguito della creazione del blend torna nelle barrique per un ulteriore periodo di 12 mesi. Dopo questi 24 mesi, il vino ha un ulteriore affinamento di 12 mesi in bottiglie. Così, a tre anni dalla raccolta, il Masseto è pronto per essere commercializzato.
Masseto è un cru nato nel vigneto Masseto di soli 7 ettari; un Merlot dalla grande struttura e longevità, il vino è strettamente prodotto in quantità limitate con una selezione rigorosa che assicura la migliore qualità. Masseto è una collina il cui territorio può essere suddiviso in tre aree. La parte centrale ha la più alta percentuale di argille plioceniche che sono le “fondatrici” del territorio. Questa parte, che è la più importante della collina essendo la “spina dorsale” del territorio, dona al vino l’importante struttura tannica. La zona più alta, chiamata “Masseto Alto”, è caratterizzata da un terreno più sabbioso e ricco di pietre; il suo raccolto è poco ricco ma fornisce un vino molto lineare e concentrato. La zona più bassa della collina, infine, utilizzata per la prima volta 10 anni fa, viene chiamata “Masseto Junior” ed è caratterizzata da un terreno sabbioso e argilloso; la raccolta è più leggera ma è di vitale importanze perché è capace di temperare l’eccesiva tannicità delle altre aree e rinforza il tessuto del vino.
Il costante lavoro dello staff e le perfette condizioni climatiche e geologiche hanno portato in un ventennio, la prima annata di Masseto venne prodotta nel 1986, ad ottenere riconoscimenti nazionali ed internazionali: “Wine Spectator” ha premiato il Masseto 2001 con il massimo punteggio (100/100) e “Wine Advocate” ha conferito 99/100 a Masseto 2006. Il Masseto vede, inoltre, la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane: Gambero Rosso, Espresso, Veronelli, Duemilavini Ais, Luca Maroni.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025