E’ uno dei nomi di riferimento della Toscana del vino, ma ha sempre preferito restare nell'ombra, schivo ad ogni forma di spettacolarizzazione oggi tanto di moda nel mondo del buon bere: eppure proprio a Giulio Gambelli, che alla definizione di enologo preferisce quella di “maestro assaggiatore”, si devono alcune delle migliori bottiglie prodotte nella nostra regione negli ultimi vent’anni. A Gambelli, “vecchio” ragazzo del 1925 che ha imparato il mestiere da un maestro d’eccezione - quel Tancredi Biondi Santi che ha creato le migliori Riserve della Tenuta Il Greppo e ha fatto conoscere il Brunello di Montalcino nel mondo - sarà consegnata il 13 dicembre una medaglia d’oro dalla Camera di Commercio di Siena, come riconoscimento del prezioso lavoro di tanti anni. Di Gambelli è nota l’immensa esperienza e professionalità, determinante per la creazione dei grandi vini che lo hanno reso celebre: tra i più importanti che ha firmato ci sono il Brunello di Soldera, i Chianti Classici di Lilliano e Cacchiano, il Monna Claudia e il Lazicante della cantina Rodano, ed in particolare, le Pergole Torte di Montevertine (Radda in Chianti): ormai più di vent’anni fa il suo proprietario, Sergio Manetti, ha riconosciuto l’alto valore professionale di questo “assaggiatore di vini” citando Gambelli sull’etichetta delle sue bottiglie. Grande difensore dei vitigni autoctoni (in particolare del sangiovese), Gambelli ha sempre difeso strenuamente le sue scelte personali, al punto di lasciare le cantine che non condividevano le sue decisioni. La premiazione di Giulio Gambelli, voluta dal presidente della Camera di Commercio di Siena Vittorio Galgani, il 13 dicembre all’Enoteca Italiana sarà l’anteprima di un altro evento d’eccezione, l’asta benefica di vini pregiati in favore dei terremotati del Molise (ore 17): bottiglie prestigiose, rare o estremamente ricercate, suddivise in 50 lotti, battuti all’asta da Gelasio Gaetani d’Aragona, produttore di Montalcino e “consulente delle cantine” dei vip di mezzo mondo. Le bottiglie (tra le quali spiccano etichette di Biondi Santi, Soldera, Caprai, Gaja, Sassicaia, Fonterutoli, Planeta, Antinori, Castello del Terriccio) sono state raccolte grazie alla generosità di tanti produttori e al coinvolgimento nell’iniziativa dei Consorzi dei grandi vini senesi (Chianti Classico, Chianti Colli Senesi, Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Vernaccia di San Gimignano), del sito d’informazione sul vino www.winenews.it, del pr fiorentino Gianni Mercatali e dell’Ordine nazionale degli Agronomi: tutti hanno tutti risposto all’appello lanciato dal presidente della Provincia Fabio Ceccherini e dal presidente della Camera di Commercio di Siena Vittorio Galgani.
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