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MEDICINA: CUORE, DA MAIALI “MANGIONI” SEGRETO DEL VINO ROSSO

Che un po’ di vino rosso ogni giorno sia un toccasana per il cuore si sa, ma soltanto adesso si comincia a capire il perché. Ed a rivelare il segreto sono dei maiali “mangioni”, tenuti ad una dieta molto ricca di grassi tipica del mondo occidentale. Insieme a questo studio, condotto in Spagna e presentato al Congresso europeo di cardiologia di Berlino, una ricerca italiana dell’Università di Brescia è riuscita ad osservare direttamente il vino rosso “all’opera” nel dilatare i piccoli vasi sanguigni dell’uomo.

Si deve quindi ai maiali il primo passo alla scoperta del segreto del vino rosso grazie alla grande somiglianza tra il loro sistema cardiovascolare e quello dell’uomo. Di qui la decisione del Dipartimento di Patologia Molecolare del Centro di Ricerche Cardiovascolari di Barcellona di utilizzare proprio questi animali. Dopo essere stati alimentati con cibi ricchi di acidi grassi saturi e avere riportato in poco tempo danni alle arterie, i maiali hanno anche “bevuto” un paio di bicchieri di vino rosso ogni giorno. Si è osservata così una riduzione nei depositi di placche nei vasi sanguigni pari al 30-40%. “Abbiamo osservato - ha detto la coordinatrice della ricerca, Lina Badimon - che il vino rosso riduce l’attività di alcune molecole coinvolte nell’attivazione delle piastrine (come la proteina Rho-A) e che, inoltre, ha effetti sul processo di coagulazione, riducendo l’espressione di alcune sostanze chiave coinvolte in esso”. Risultato: due bicchieri di vino rosso ogni giorno possono proteggere dal rischio di malattie cardiovascolari.

La conferma che il vino rosso ha effetti benefici anche sui vasi sanguigni umani viene invece dallo studio italiano condotto nell’Università di Brescia: “Abbiamo osservato in laboratorio le proprietà vasodilatatorie del vino rosso sulle piccole arterie - ha detto il coordinatore dello studio, Enrico Agabiti Rosei - E gli effetti positivi sono stati visti utilizzando vini rossi di tipo diverso: da quelli prodotti in barrique a quelli maturati nelle grandi botti di legno, a quelli ottenuti nelle moderne botti d'acciaio. Ciascuno di questi vini è stato “osservato all’opera”, a contatto con le minuscole arterie prelevate sottopelle da un gruppo di 23 volontari. Di questi, 16 soffrivano di ipertensione, mentre 7 avevano una normale pressione arteriosa. “I nostri risultati - spiegano i ricercatori - suggeriscono che i vini rossi possono avere proprietà vasodilatatorie sia nei pazienti con una pressione normale sia negli ipertesi”. La causa ? Per il momento ci sono soltanto delle ipotesi. Per gli studiosi i responsabili della dilatazione dei vasi sanguigni potrebbero essere componenti del vino rosso già noti per i loro effetti benefici, come i flavonoidi e l’acido tannico.

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