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MENO MALE CHE C’È L’EXPORT, PER I PRODUTTORI ITALIANI, A COMPENSARE IL CALO (TALVOLTA “DRAMMATICO”) DEL MERCATO INTERNO. ANCHE IN TOSCANA. COSÌ A WINENEWS I PRODUTTORI DEI TERRITORI DELLA REGIONE A “BUY WINE”, EVENTO B2B BY TOSCANA PROMOZIONE

Italia
Al via le Anteprime dei grandi vini italiani

Tra i produttori di tutta Italia, ormai da mesi, se non da anni, suona lo stesso ritornello: il mercato interno è in calo o al massimo stabile (a parte alcune rare eccezioni), e i bilanci sono tenuti in positivo solo grazie all’export che, nonostante la crisi, continua a crescere. E la Toscana, che dell’Italia enoica è, senza dubbio, una delle Regioni più importanti, se non la più celebre nel mondo, non fa eccezione. Lo dicono i dati (la Toscana enoica nel 2012 potrebbe aver segnato il suo record storico dell’export, cresciuto del 6,8% sul 2011, nei primi 9 mesi 2012, e che potrebbe superare, per la prima volta, quota 700 milioni di euro), e lo confermano i produttori di tutti i territori della Regione (dal Chianti al Chianti Classico, da Montalcino a San Giminiano, dalla Maremma a Bolgheri e Montepulciano) a Firenze per “Buy Wine” (di scena alla Fortezza da Basso, il 14 e 15 febbraio, evento “b2b” di Toscana Promozione, che farà incontrare 282 produttori della Regione con 211 buyer di tutto il mondo, ndr; info: www.toscanapromozione.it). Da Antonio Zaccheo (Carpineto) a Beatrice Bonacossi (Capezzana), da Stefano Bernabei (Tenuta Argentiera) a Paola Falabretti (Tenuta di Camigliano), da Giovanin Busi (cantina Travignoli e presidente del Consorzio del Chianti) a Giampaolo Paglia (Poggio Argentiera), da Monica Marcucci (Tenute di Toscana) a Natalia Guicciardini Strozzi (Fattoria di Cusona), da Lorenzo Scian (Fattoria di Magliano) a Francesca Rossi (Tenuta di Lilliano), produttori o direttori commerciali concordano: il mercato italiano è in calo, tal volta anche drammatico, mentre l’export compensa le perdite interne, e spesso, per fortuna, le supera, portando in positivo i bilanci. E se oltre confine, in ogni caso, quale che sia il mercato di riferimento, da quelli maturi come Uk e Usa, a quelli emergenti come Cina e India, la regola è lavorare di più per ottenere gli stessi risultati che arrivavano in passato con minor sforzo, in Italia, a frenare le vendite, sono tanti fattori. In primis, la crisi economica, ovviamente, ma non solo. Nel canale Horeca per esempio, che a detta di tutti è quello che soffre di più, pesa moltissimo l’impatto dell’“articolo 62” sui termini di pagamento, che in un periodo cruciale come quello della fine dell’anno in cui è entrato in vigore, non solo ha frenato gli ordini, ma ha addirittura costretto alcuni clienti a rimandare indietro le bottiglie ...

Focus - Riparte la “stagione” delle Anteprime dei grandi vini italiani: da Chianti al Barolo
Dopo l’Amarone, riparte la “stagione” delle Anteprime. Il 16 febbraio c’è l’Anteprima del Consorzio Vino Chianti a Firenze; il Chianti Classico presenta l’annata 2012, il 2011 e la Riserva 2010, il 19 e 20 febbraio alla Stazione Leopolda a Firenze, con la “Chianti Classico Collection”; il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano presenta l’annata 2010 e la Riserva 2009 nell’Anteprima 2013, il 20 e 21 febbraio alla Fortezza di Montepulciano; “Benvenuto Brunello” è, invece, di scena dal 22 al 25 febbraio, con il Consorzio del Brunello di Montalcino, con il Brunello 2008, la Riserva 2007 e il Rosso 2011. Senza dimenticare la Vernaccia di San Gimignano, in Anteprima con l’annata 2012, e la Riserva dal 2011 in giù, il 17 e 18 febbraio. Finita la Toscana, il 2-3 marzo a Chieti c’è la prima “Anteprima” del Montepulciano d’Abruzzo. Poi in Campania, per “Taurasi Vendemmia” (8-11 marzo), e in Emilia per “To Be Lambrusco - Anteprima Vendemmia 2012” (9-10 marzo). Il 17-18 marzo a Lazise arrivano le nuove annate di Bardolino e Chiaretto. Dal 26 al 28 aprile, a Palermo, c’è “Sicilia en Primeur”, e, dal 12 al 17 maggio, ad Alba, è di scena “Nebbiolo Prima”, con i nuovi Barolo, Barbaresco e Roero.

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