Meno vino, più irregolarità: sintesi brutale, forse, che emerge però dai numeri comunicati dal Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri (Nas). Nel 2012 (anno di una delle vendemmie più scarse della storia italiana, ndr), nel 34,7% dei casi le aziende controllate hanno presentato casi più o meno gravi di irregolarità, sul 29% del 2011. Numeri importanti, anche quelli dei sequestri: 7 strutture bloccate, e sequestrate 2,2 tonnellate di mosti e 7,6 milioni di litri, per un valore di 23,7 milioni di euro (sui 6 milioni del 2011). E l’inizio del 2013 segue il trend: nei primi 4 mesi dell’anno, su 258 ispezioni, la percentuale di irregolarità è del 35,3%, con un valore di merci sequestrate di 19,6 milioni di euro. Nella maggioranza dei casi, va detto, si tratta di irregolarità burocratiche o di non conformità, o di frodi commerciali, niente di pericoloso per la salute dei consumatori. E il livello d’allerta delle forze dell’ordine è alto, in vista della vendemmia 2013.
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