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DAL 7 ALL’11 NOVEMBRE

“Merano WineFestival” 2025, focus sui “creatori del mondo enogastronomico”

Il programma della kermesse, i premi e i temi presentati, oggi a Roma, dal patron Helmuth Köcher: “il vino continua a raccontare chi siamo”

“Mai come quest’anno il Merano WineFestival vuole essere un palcoscenico dedicato ai creatori del mondo enogastronomico, a coloro che con passione e impegno quotidiano danno vita a vini e prodotti unici, autentiche espressioni di cultura e territorio. Nell’antichità, il vino era considerato un ponte tra l’uomo e il divino, simbolo di comunione, arte e filosofia: la più antica forma di cultura mediterranea. Oggi, come allora, continua a raccontare chi siamo, a custodire la nostra identità e a unire le persone in un linguaggio universale”: a dirlo Helmuth Köcher, ideatore della storica kermesse che torna di scena a Merano, dal 7 all’11 novembre, con oltre 1.300 aziende presenti e più di 2.000 vini in degustazione, 250 etichette nella WineHunter Area, 31 masterclass, 12 show cooking e 9 talk, le premiazioni dei “WineHunter Platinum Awards”, delle “WineHunter Stars” - otto personalità di spicco nel mondo enogastronomico: Franco Bernabei miglior Winemaker; Sebastien Ferrara, direttore e capo sommelier del ristorante Enrico Bartolini al Mudec a Milano (tre stelle Michelin), miglior Wine Manager; Andrea Bocelli, con la Bocelli 1831, come Wine Producer; e ancora, come migliori Wine & Food Journalist, per l’online, Alessandro Regoli, direttore WineNews, e, per la carta stampata, alla direttrice de “Il Gusto”, Eleonora Cozzella; e mentre il miglior Wine Artist è un omaggio a Riccardo Schweizer, firma delle iconiche etichette realizzate per Franz Haas, la Food Star è Antonino Cannavacciuolo, uno degli chef più celebri e amati d’Italia (tre stelle Michelin con il ristorante Villa Crespi ad Orta San Giulio), e la Communication Star il critico di fama internazionale, James Suckling - e degli “Honour Awards”, con Calabria e Abruzzo come Regioni Partner, e, novità dell’edizione 2025, l’acquisto in fiera dei vini in degustazione tramite una piattaforma digitale dedicata. Ma al centro, in un’edizione che ha per tema “Vision: Wine & Food Creators”, c’è anche lo stato di salute del settore, tra consumi in calo, dazi, i ricarichi al ristorante e non solo, con uno sguardo sul “futuro del gusto tra scienza, cultura del territorio e confronto tra esperti sul domani dell’enogastronomia italiana e internazionale”.
“La mia visione, e quella del Merano WineFestival - ha detto Köcher nella presentazione alla Coldiretti a Roma, alla presenza del presidente Ettore Prandini, del Sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Luigi D’Eramo e, in collegamento, del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e del presidente Ice, Matteo Zoppas - è quella di guardare avanti partendo da queste radici: preservare la qualità e la tipicità del vino italiano in un clima che cambia, valorizzando la diversità come forza e opportunità. Il futuro del vino e del cibo passa attraverso la consapevolezza, la sostenibilità e l’innovazione, senza mai dimenticare la storia che li ha resi simboli del nostro Paese. I prodotti enogastronomici italiani, autentici e legati al territorio, diventano testimonianze viventi della nostra cultura, ambasciatori di una tradizione che evolve nel tempo. È questa la visione che ispira il Merano WineFestival: un’Italia che continua a essere un “museo vivente” di biodiversità, gusto e bellezza”. “I risultati positivi della vendemmia di quest’anno confermano la forza e la professionalità dei nostri viticoltori, ma pongono anche il tema di garantire a questi vini il giusto collocamento sul mercato, valorizzandone appieno l’identità e l’eccellenza - ha spiegato il presidente Coldiretti Ettore Prandini - dinanzi alle criticità legate all’impatto dei dazi Usa sul Vigneto Italia, ma anche al calo e ai cambiamenti delle abitudini di consumo, occorre mettere in campo strumenti efficaci di promozione e sostegno per garantire spazio al nostro vino sui mercati esteri come su quello interno. Un esempio sono le misure promosse da Ice o i programmi Ocm per la Promozione sui Paesi terzi, ma anche iniziative di comunicazione positiva come il Merano WineFestival. La nostra presenza e attenzione a questa manifestazione vanno proprio a testimonianza di quanto questo sia centrale nelle strategie di Coldiretti”. “Siamo a disposizione di tutti i produttori per aiutarli a entrare nei mercati esteri - ha aggiunto, dal canto suo, Matteo Zoppas, presidente Ita - Italian Trade Agency - soprattutto in questo periodo di incertezza che sta vivendo il mondo del vino a causa dei dazi. A Merano WineFestival portiamo 24 importatori e operatori da vari Paesi del mondo con l’obiettivo di incontrare i produttori e ottenere uno scambio proficuo tra loro”. Ha portato i suoi saluti con un videomessaggio, anche Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, che ha dichiarato: “Merano WineFestival è stato il primo evento internazionale che ho visitato da Ministro e ho, sin da subito, apprezzato la capacità di promozione dei vini italiani su mercati esteri. Auguro a questa edizione un grande successo e ringrazio Helmuth Köcher per quello che ha fatto negli anni, nel settore, e che farà nei prossimi anni a venire”.
Guardando al programma del Merano Wine Festival 2025, la giornata inaugurale di venerdì 7 novembre, sarà dedicata alle espressioni più innovative e sostenibili del panorama enologico contemporaneo, raccolte nel format “TasteTerroir - bio&dynamica”: ben 200 realtà tra vini biologici, biodinamici, naturali, Piwi, orange, in anfora, underwater e, novità di quest’anno, spazio alle referenze no-low. Nel Kurhaus, inoltre, il percorso “Cult Oenologist” celebra i 10 migliori enologi italiani selezionati da Helmuth Köcher, mentre l’area “ExtraWine” è dedicata a partner e sponsor d’eccellenza. In Corso Libertà torna il “FuoriSalone”, palcoscenico diffuso sul quale territori e consorzi si raccontano al pubblico: presenti le Regioni Calabria e Abruzzo, il Consorzio del Vulture, lo spazio collettivo di Casa Campania con i Consorzi territoriali del Sannio, del Vesuvio, VitiCaserta e Vita Salernum Vites; infine, “Falstaff Italia” e Banca per il Trentino-Alto Adige, sponsor ufficiale dell’evento. In Piazza della Rena, venerdì 7 novembre e sabato 8 novembre, c è anche il Mercato della Terra a cura di Slow Food Alto Adige. Da sabato 8 a lunedì 10 novembre, “The Festival” rappresenta un autentico itinerario sensoriale tra 300 aziende vitivinicole nella sezione “Wine Italia”, 50 produttori da 9 Paesi diversi per “Wine International”, con una rappresentanza del 40% proveniente dalla Georgia, e ben 250 etichette selezionate nella “WineHunter Area” curata dai sommelier Fisar Alto Adige.
Tra gli appuntamenti di sabato 8 novembre, al Teatro Puccini la presentazione ufficiale della guida “ViniBuoni d’Italia” 2026 a cura del Touring Club Italiano, e la sciabolata ufficiale d’apertura dell’edizione n. 34 sul Ponte Lenoir. Lunedì 10 novembre all’Hotel Terme Merano la cerimonia del “Premio Godio” n. 31, riconoscimento alle eccellenze gastronomiche che rende omaggio a chef visionari e appassionati. Infine, martedì 11 novembre, chiusura nel segno dello stile e della leggerezza con “Catwalk Champagne & More”, la giornata dedicata all’universo delle bollicine, con più di 120 eccellenze in una raffinata selezione che spazia dallo Champagne, simbolo di eleganza e celebrazione, alle migliori espressioni italiane Metodo Classico. Nella Kursaal, la premiazione della Selezione Nord di “EmergenteSala”, il concorso a cura di Luigi Cremona e Lorenza Vitali che svela i talenti nel campo della ristorazione. Ma come detto, tante sono anche le premiazioni dei concorsi ufficiali. Venerdì 7 novembre nel rinnovato Teatro Puccini di Merano, è di scena la consegna dei diplomi dei “WineHunter Award Platinum” alle eccellenze delle categorie “Wine, Food, Spirits e Beer” della guida “The WineHunter” 2025, la proclamazione dei 10 “Cult Oenologist”, e i 6 prestigiosi “Honour Award” alla Conquista, al Territorio, alla Famiglia, all’Innovazione, alla Genialità e alla Creatività, presentati dal giornalista Andrea Radic, rispettivamente assegnati a Braida, al Consorzio del Vulture, alla famiglia Ceraudo, a Vivai Rauscedo, a Hans Terzer e ad Antichi Poderi Jerzu. A seguire, la cena di gala nella quale vengono celebrate le WineHunter Stars”, otto personalità di spicco nel mondo enogastronomico, capaci di illuminarlo con la loro passione, dedizione e straordinario impegno: il premio come miglior Winemaker andrà al celebre enologo Franco Bernabei; nella categoria miglior Wine Manager sarà premiato Sebastien Ferrara, direttore e capo sommelier del ristorante Enrico Bartolini al Mudec di Milano (3 Stelle Michelin); la WineHunter Star” nella categoria Wine Producer andrà ad Andrea Bocelli per aver trasformato l’azienda di famiglia, Bocelli 1831, in un simbolo di eccellenza italiana. Il premio al miglior Wine & Food Journalist da quest’anno prevede due categorie: per la carta stampata si aggiudica la WineHunter Star” la direttrice de Il Gusto”, Eleonora Cozzella, mentre per le testate online il premio va ad Alessandro Regoli, fondatore e direttore WineNews. Il premio come miglior Wine Artist omaggia Riccardo Schweizer, artista poliedrico e visionario che ha saputo intrecciare arte e vino nelle iconiche etichette realizzate per Franz Haas, con la figlia Barbara Schweizer, custode del suo straordinario lascito creativo, a ritirare il premio sul palco del Kursaal. Infine, la Food Star di Merano WineFestival 2025 è Antonino Cannavacciuolo, uno degli chef più celebri e amati d’Italia, 3 Stelle Michelin con il ristorante Villa Crespi a Orta San Giulio; e la Communication Star va a uno dei giornalisti e critici più autorevoli del settore a livello globale, che ha contribuito al riconoscimento e al successo dei vini italiani nel mondo: James Suckling.
Ma come accade da tempo, Merano WineFestival sarà anche luogo di dibattito e riflessione sul futuro del settore. L’edizione 2025, in particolare, “si ispira al tema “Vision: Wine & Food Creators”, un omaggio ai produttori come autentici artefici del futuro del gusto. In un mondo in continua trasformazione, il Festival sceglie di celebrare coloro che, con intuizione e coraggio, sanno guardare oltre il presente, costruendo una nuova idea di vino e di gastronomia fondata su identità territoriale, innovazione e sostenibilità”. Una tematica che approfondita nelle sue molteplici sfaccettature nei panel che compongono il Summit “Respiro e Grido della Terra” e in alcuni talk verticali. Il Summit si apre venerdì 7 novembre al Teatro Puccini, con i saluti introduttivi di Helmuth Köcher e Julien Dumercq, direttore International Viticulture and Enology Society (Ives), seguiti da quattro panel scientifici nel campo della viticoltura e dell’enologia curati da Ives. A seguire, si parla di “Evoluzioni digitali in cantina”, tra negozi virtuali e agricoltura di precisione, con le esperienze di Riccardo Valletti di Connected Reality, e di Alex Terzariol ed Elisabetta Ripamonti di MMDesign. Il summit prosegue sabato 8 novembre, con tema del panel “Dall’Italia al mondo: Merano WineFestival verso i mercati del futuro”, ovvero la capacità dei produttori italiani di aprirsi ai mercati internazionali strategici quali Brasile, Canada, Cina, Georgia e Giappone. A seguire, la proiezione dei film “Born to celebrate” e “Future is our heritage” diretti da Carlo Guttadauro, che vedono protagonisti rispettivamente Cantina Colterenzio e Cantina Monsupello. Infine, spazio ai talk che quest’anno si concentrano sul legame tra vino e territorio: venerdì 7 novembre il “Premio Maestri Italiani Ambasciatori del Made in Italy”, seguito da “Dal vigneto al territorio: strategie per un enoturismo di qualità” con Enrica Cotarella, promosso dalla testata “Wine Life & Travel”, e sabato 8 novembre la presentazione del progetto enoturistico “WineToStay” a cura della giornalista tedesca Susanne Wess. Tante, ovviamente, anche le masterclass, che avranno come quartier generale l’Hotel Terme Merano. Si inizia venerdì 7 novembre con quattro appuntamenti: le annate vintage di alcuni grandi bianchi della Campania, la verticale di Trebbiano Spoletino Prefillossera, il focus sui vini della Costa Toscana a cura del Master of Wine Andrea Lonardi, e quello sui vini croati del Quarnaro, “Regione Europea della Gastronomia 2026. Le dieci degustazioni di sabato 8 novembre spaziano, invece, dall’Alto Adige alla Franciacorta, dall’Oltrepò Pavese alla Sardegna, con l’incursione in Georgia alle origini del vino, il focus sull’importanza dei calici con Italesse, la masterclass “Struttura sì … ma con ingegno” di Luca D’Attoma e, infine, una degustazione speciale dell’intramontabile Solaria Ionica 1959. Domenica 9 novembre, la verticale dedicata ad Ampelio Bucci, fuoriclasse del Verdicchio di Jesi recentemente scomparso; il focus sui vini con affinamento underwater; il confronto tra Georgia e Rauscedo; il viaggio nell’enologia greca con “I Vini del Cuore”. Spazio al Veneto con un confronto tra Valpolicella e Soave e il focus sul Valdobbiadene di Adami, per poi approdare nelle isole con i vini del Carignano del Sulcis e della Costiera Amalfitana. Lunedì 10 novembre, infine, le celebrazioni dei 25 anni di Domaines Paul Mas e dei 50 anni della vigna di Anfiteatro della cantina toscana Vecchie Terre di Montefili; l’eleganza alpina del Pinot Nero tra Austria, Svizzera e Alto Adige; e poi Collio, Moldavia e “Vini d’Abbazia” con protagoniste le cantine e le abbazie che dal Medioevo hanno salvaguardato vino e vitigni altrimenti oggi scomparsi; infine, la degustazione dedicata all’“Award Dolcissimo”, a cura di Angelo Carrillo.
Ma spazio anche al business, con il WineHunter Buyers’ Club, ospitato nella Forsterbräu, e la Ice Buyers Area” all’Hotel Terme Merano in collaborazione con l’Agenzia Ice: spazi dedicati all’incontro tra produttori e operatori del mercato globale, che rappresentano un ponte tra eleganza, cultura e business, oltre all’approfondimento dedicato ai mercati del futuro all’interno del Summit. Tra questi, non può mancare la Georgia, culla delle radici del vino, che nell’estate 2026 sarà protagonista dell’evento Merano WineFestival Georgia 2026, curato dalla WineHunter Ambassador per la Georgia, Tamar Tchitchiboshvili. Ancora, tornano anche la GourmetArena, la sezione “Culinaria rappresenta l’anima gastronomica del Merano WineFestival, un universo dove l’eccellenza enologica incontra l’arte del cibo. Qui, dal 7 al 10 novembre si celebra la creatività di 130 produttori artigianali, insieme agli interpreti più innovativi della cucina italiana contemporanea. Lungo il percorso espositivo, profumi e sapori raccontano storie di territorio, sostenibilità e passione, in un dialogo costante con i vini selezionati da The WineHunter. Al centro, l’area “CampaniaFelix” con un programma di show cooking, a cura di MisteryApple, che prevede un parterre di ospiti d’eccezione: Antonio Tubelli, Tiziano Palatucci, Alberto Toè, Carlo Scutiero, Nina Gabuldani, Lino Scarallo, Peppe Aversa, Angelo D’Amico, Umberto De Martino e i ragazzi dell’Istituto Alberghiero “G. Marconi” di Vairano Scalo. E tra le novità, per la prima volta, la possibilità di acquistare i vini in degustazione, grazie alla partnership con la piattaforma digitale “Most’”: il visitatore può aggiungere al carrello i prodotti semplicemente inquadrando dall’app il codice Qr esposto al banco del produttore. Ed a fine giornata, i vini sono acquistabili con un solo ordine e una sola spedizione.

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