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MILANO CAPITALE DELLA CUCINA D’AUTORE, NEL SEGNO DE “IL VALORE RIVOLUZIONARIO DEL RISPETTO”: ECCO IDENTITÀ GOLOSE 2013, IL “CONGRESSO” IDEATO DA PAOLO MARCHI, A MILANO DAL 10 AL 12 FEBBRAIO. FOCUS - IL VINO CON IL MILANO FOOD & WINE FESTIVAL

Italia
Paolo Marchi

Milano torna capitale della cucina d’autore, nel segno de “Il valore rivoluzionario del rispetto”: ecco il leit motiv di Identità Golose 2013, il “congresso” ideato dal giornalista Paolo Marchi, all’edizione n. 9, di scena a Milano dal 10 al 12 febbraio. “Rispetto che deve essere a 360 gradi, perché ormai in Italia, in generale, non si discute più, si urla e si insulta”, spiega Marchi a WineNews, che seguirà l’evento con news, video e audio. “Il “Rispetto” - aggiunge Marchi - vogliamo declinarlo in ogni senso: rispetto della materia prima, certo, ma anche del ristoratore nei confronti del cliente. E anche i grandi stellati devono capire che di questi tempi di crisi devono proporre anche menu a 25-30 euro. Ma anche rispetto dei consumatori nei confronti dei ristoranti: non c’è altro settore come quello enogastronomico in cui si entri a gamba tesa sui protagonisti su siti, blog e così via. Su Tripadvisor chiunque può scrivere che tizio è pessimo, ma non può avere lo stesso peso di quello che dice un Enzo Vizzari che è un professionista, per fare un esempio. Così come si deve capire che la cucina di un ristorante è diversa da quella di Master Chef, per dire: ognuna ha la sua dignità ed il suo posto, ma non sono cose paragonabili”. Seguendo questo filo rosso, tanti gli eventi ed i dibattiti che animeranno la tre giorni di incontri, show-cooking e dibattiti sui temi dell’alta cucina, della pasticceria e della pizzeria d’autore all’insegna della qualità e dell’innovazione culinaria, con giovani cuochi di talento da tutto il mondo, dall’Italia alla Spagna, dalla Francia alla Svezia, dal Brasile a Singapore, e con i grandi nomi della cucina internazionale e del Belpaese, da Massimo Bottura a Carlo Cracco, a Enrico Crippa, “fresco” di terza stella Michelin, per citarne solo alcuni. Da non perdere, secondo Marchi, anche “gli eventi di Identità Naturali, quest’anno dedicati interamente alla verdura, sempre meno contorno e sempre più ingrediente al pari di pasta, carne e pesce, e di Identità di Sala, per ridare lustro a quella che è la vera “parte aperta al pubblico” di un ristorante, ma che ha perso appeal negli ultimi anni, pur essendo importante quanto la cucina”. Il programma completo su: www.identitagolose.it


Focus - Tutto il vino di Identità & Milano Food and Wine Festival

Un ottimo piatto, senza un buon calice, perde “l’altra metà del cielo”. E così, insieme a Identità Golose, a Milano, dal 9 all’11 febbraio, c’è anche Milano Food and Wine Festival, ideato da Marchi e Helmuth Köcher, direttore del Merano Wine Festival. Tanti i produttori, oltre 100 da tutta Italia e non solo, con 300 etichette eccellenti. Tra i tantissimi brindisi da segnalare, quelli di partner storici di Identità, come Fontanafredda-Vino Libero di Farinetti, o il Gruppo Italiano Vini (Giv), con focus Nord-Sud sullo Sfursat Cinque Stelle della valtellinese Nino Negri, e sul Grand Cru della siciliana Rapitalà. O ancora quelli delle griffe dell’Amarone Zenato che consegnerà anche il premio Identità Donna, e Allegrini, che celebrerà, tra gli altri, i 30 anni del “cru” La Grola (annata 2009). Protagoniste anche le bollicine: dalla Franciacorta quelle di Berlucchi, con la mini verticale (2004-2006) del Palazzo Lana Extrême, e di Cà del Bosco con la “Vintage Collection 2008”; dal trentino quelle di Cavit, che abbinerà il Trentodoc Altemasi Riserva Graal 2004 alla cucina di Davide Oldani, chef del D’O di Cornaredo (Milano), e presenterà anche che “Pica” (Piattaforma integrata cartografica agriviticola), ambizioso progetto di sostenibilità ambientale avviato nel 2010 in collaborazione con l’Istituto San Michele all’Adige e MPA Solution (Fondazione Bruno Kessler); dal Veneto quelle del Prosecco Bisol e Villa Sandi, tra gli altri. E ancora i vini del Friuli Venezia Giulia, della Maremma, della Sicilia, il Bardolino e il Chiaretto, e il debutto del Consorzio del Moscato di Scanzo, il vino più amato dai reali d’Inghilterra e, dal 2009, la più piccola Docg d’Italia: 60.000 bottiglie prodotte nel 2012 di cui il 20% circa destinato all’esportazione. Senza dimenticare gli champagne della Maison francese Lanson, e i distillati di marchi storici come Maschio e Nonino.
Info: www.foodwinefestival.it

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