Sotto sequestro 445 ettolitri di vino “atto a divenire Brunello”, prodotto in uno stabilimento enologico privo di riconoscimenti igienico-sanitari, in una cantina di Montalcino. A dare la notizia una nota stampa ufficiale, congiunta, del Corpo Forestale dello Stato e dei Nas dei Carabinieri. L’azienda vitivinicola, con sede a Castelnuovo dell’Abate, ed associata al Consorzio del Brunello, avrebbe vinificato in uno stabilimento primo dei necessari riconoscimenti ai fini igienico-sanitari. Il sequestro riguarda, scrivono i militari del Nucleo Anti Sofisticazione, “445 ettolitri di vino sfuso, atto a divenire Brunello di Montalcino”. L’attività d’indagine si è concretizzata, in questi giorni, ed è stata diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena Aldo Natalini.
“È un fulmine a ciel sereno - commenta Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino - ma l’illecito riscontrato è amministrativo e non riferibile in alcun modo al vino che, secondo quanto ci risulta, è rispondente ai requisiti richiesti dal disciplinare”. La notizia è giunta al presidente mentre era in corso il cda del Consorzio. Il presidente Fabrizio Bindocci ha specificato: “attendiamo maggiori notizie al riguardo per poter dare qualsiasi giudizio, ma temiamo il danno d’immagine in prossimità di “Benvenuto Brunello”, evento in programma dal 21 al 24 febbraio e che si tiene ogni anno per presentare i nuovi vini introdotti sul mercato e la proclamazione delle stelle assegnate alla vendemmia 2013”.
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