Nasce a Verona il Centro di Genomica Funzionale Vegetale dotato di strumentazioni di avanguardia uniche in Europa. “Siamo - spiegano Massimo Delledonne e Mario Pezzotti della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Verona - il primo Centro di ricerca in Italia e in Europa a poter disporre di una piattaforma di trascrittomica basata su tecnologia Combimatrix (nel mondo sono oggi disponibili solamente due stazioni Combimatrix in grado di analizzare 90.000 geni contemporaneamente, una è a Verona, l’altra in Canada). Uno strumento formidabile che utilizza le nanotecnologie per misurare l’espressione dei geni su larga scala. Dalla ricostruzione dei dati di sequenza e dalla lettura del codice genetico di un organismo vegetale possiamo ora analizzare globalmente l’espressione dei geni di una cellula o di un tessuto di una pianta, posta nelle più svariate condizioni, al fine di attribuire loro una specifica funzione in risposta agli stimoli interni ed esterni a cui è soggetta. Possiamo comprendere così come si comportano le migliaia di geni che funzionano in modo orchestrato per creare il mistero della vita”.
Il Centro (al vernissage il 9 febbraio a Verona c’erano, tra gli altri, Serge Delrot, direttore dell’Istitut de Sciences de la Vigne e du Vin di Bordeaux, Luigi Frusciante, presidente della Società Italiana Genetica Agraria, Zeno Varanini, presidente Associazione Italiana Società Scientifiche Agrarie) è nato per fornire un significativo avanzamento tecnologico per le ricerche che l’Università degli Studi di Verona è stata chiamata a svolgere nel Progetto Vigna (Vitis genome analysis), coordinato da Anne-Francoise e Adam-Blondon dell’Institut National de la Recherche Agronomique di Parigi, un’importante cooperazione scientifica bilaterale Italia-Francia sottoscritta a Parigi nel 2005 per la decodifica del genoma della vite, il cui sequenziamento sta per essere completato. L’accordo impegna le due istituzioni di ricerca veronese e francese a veicolare continui interscambi di metodologie, acquisizioni scientifiche e di personale. L’estesa rete di contatti e di cooperazione scientifica con istituzioni e centri di ricerca nazionali e internazionali intende contribuire all’elevato standard qualitativo delle ricerche condotte dal Centro ma anche favorire importanti sinergie con il Cnr di Napoli e di Torino, l’Istituto sperimentale per la patologia vegetale di Roma, l’Istituto sperimentale per la cerealicoltura di Fiorenzuola d’Arda, l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto e l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige.
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