Nelle festività natalizie saranno stappate nelle case 35 milioni di bottiglie, il 60% degli acquisti familiari di spumante di tutto l’anno. Lo stima la Coldiretti sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen che evidenziano il “netto prevalere della produzione nazionale su quella francese, con circa un milione di bottiglie di champagne”. I brindisi di Natale e Capodanno sono, dunque, una componente importante dell’intero consumo annuale delle famiglie italiane che ammonta a 56 milioni di esemplari per una spesa corrispondente di 232 milioni di euro nel 2005. “Dall’analisi dei dati - spiega l’organizzazione agricola - si conferma la preferenza degli italiani per gli spumanti dolci, che incidono sul consumo complessivo per il 59% in quantità”.
L’apprezzamento dello spumante italiano si registra anche sul mercato internazionale “con un aumento del valore delle esportazioni del 9,4% nel 2006 negli Stati Uniti dove lo spumante italiano “bagna” quasi un terzo (30%) dei brindisi americani con bollicine straniere, una percentuale che si sta avvicinando a quella degli storici concorrenti francesi (43%).
In tutto il mondo, le bollicine “made in Italy” supereranno, per la prima volta, nella storia la soglia di 100 milioni di bottiglie spedite nell'arco di un anno (+20%). Crescita record delle richieste di spumante italiano anche in Giappone dove l’aumento del 62% nelle quantità esportate nei primi 8 mesi porterà, per fine anno, a stappare oltre 4 milioni di bottiglie.
“Il successo “fuori casa” dello spumante “made in Italy” è - osserva Coldiretti - il frutto del boom giapponese e del vero exploit negli Stati Uniti, ma anche dell'andamento in Germania (+ 13%) che è il primo cliente dello spumante italiano. L'arrivo del Natale ha portato anche la sorpresa del raddoppio delle bottiglie spedite in Spagna (+ 113%), mentre in Francia la domanda è cresciuta del 30% in quantità, nonostante la forte concorrenza del locale champagne”.
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