Ogni anno, quasi 10.000 marchi del beverage di tutto il mondo vengono analizzati dalla “Intangible Business”, in partnership con “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com), per stilare la “Power Brands 100”, con i brand più potenti nel mondo dei wine & spirits, assegnando ad ognuno un punteggio, basato sulla capacità di generare valore, e calcolato su fattori come la quota di mercato dell’etichetta presa in considerazione, la sua rilevanza, il suo patrimonio valoriale, la crescita dell’ultimo anno. Nel 2013, come svela il report “Drinks Business Power Brands”, restringendo la classifica ai soli marchi del vino, c’è stato un dominio assoluto dei brand Usa ed australiani, con una sola eccezione.
Procedendo con ordine, alla posizione n. 10 troviamo il californiano Blossom Hill, del gruppo Diageo, alla n. 9 l’australiano Jacob’s Creek (nel portafoglio di Pernod Ricard), preceduto, al n. 8, da un altro californiano, Beringer (Treasury Wine Estates). Quindi, al n.7, ancora Australia, Lindemans, sempre di proprietà di Treasury Wine Estates, al n. 6 l’americano Sutter Home (Sutter Home Winery), al n. 5 l’australiano Yellow Tails (Casella Wines) ed al n. 4 Robert Mondavi, brand di punta dell’americana Constellation Brands. Sul podio, dal gradino più basso a quello più alto, il cileno Concha Y Toro, l’australiano Hardy’s (Accolade Wines) e, al n. 1, Gallo Family.
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