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NESSUN ALLARMISMO, MA LA NOTIZIA È DI QUELLE DA TENERE IN CONSIDERAZIONE: VINEXPO RIMANDA L’EVENTO CHE SAREBBE DOVUTO ANDARE IN SCENA IN CINA, A PECHINO, NEL 2014, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA A BORDEAUX. CON MOTIVAZIONI UFFICIALI E NON ...

Nessun allarmismo, ma la notizia è di quelle da tenere in considerazione. Dopo aver annunciato in pompa magna, nell’ultimo appuntamento a Bordeaux, lo sbarco nella Cina, previsto per il 2014, Vinexpo fa marcia indietro. Secondo quanto riporta “The Drink Business”, in un briefing con i media ad inizio ottobre, ad Hong Kong, il chairman Xavier de Eizaguirre ha detto che l’evento che sarebbe dovuto andare in scena a Pechino il 2-3 giugno, è cancellato, tanto “per il rallentamento della crescita nelle vendite di vini d’importazione in Cina, quanto per la mancanza di domanda da parte di potenziali espositori, che hanno già investito risorse in altri eventi per il prossimo anno” (fonte: www.thedrinksbusiness.com).
Sul portare ufficiale di Vinexpo (www.vinexpo.com), da questa mattina, invece, si legge un commento ufficiale degli organizzatori secondo cui “Vinexpo in Beijing” è stato rimandato da parte della fiera per “concentrarsi di più sullo sviluppo sostanziale di Vinexpo Asia-Pacific”, che sarà di scena ad Hong Kong, dal 27 al 29 maggio. Nel comunicato si legge ancora: “Vinexpo non è riuscita ad assicurarsi la licenza del Governo cinese, come ci si aspettava dai nostri partner cinesi, e per questo non siamo potuti andare avanti con Vinexpo Beijin previsto per giugno 2014. Tuttavia, questo non significa una mancanza di interesse e di potenziale per l’industria del vino in Cina”.
Di sicuro c’è che l’evento è saltato. Il che non significa che la Cina, improvvisamente, sia passata da “terra promessa” a “terra proibita” per il vino di tutto il mondo. Ma è un altro segnale di quanto quel mercato così grande e promettente, sia allo stesso tempo complesso e difficile per i vini stranieri, come ha già dimostrato l’indagine antidumping e antisussidi dei mesi scorsi sui vini che arrivano in Cina dall’Unione Europea, o, ancora, il grande problema della contraffazione: è di pochi giorni la notizia di una fabbrica di bottiglie di lusso contraffatta scoperta e smantellata dalla polizia cinese, che aveva messo in piedi una truffa, imbottigliando vino sfuso di basso prezzo da rietichettare in false bottiglie di grandi vini francesi, dal business potenziale di 3 milioni di euro.

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