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Nessun allarmismo, perché il dato è in positivo. Ma c’è da riflettere se la crescita dell’export di vino italiano rallenta: volumi stabili (2,8 milioni di ettolitri) e valore a +4% (875 milioni di euro) nel primo trimestre 2014, dice Uiv

Italia
Export 2014 delle cantine italiane: più valore e meno quantità

Nessun allarmismo, perché il dato, comuque, è in positivo. Ma deve far comunque riflettere, visto che la crescita del vino italiano, abbandonata ormai ogni speranza di fermare il calo dei consumi interni (che valgono comunque la metà del business enoico tricolore), passa solo e soltanto dall’export. Che, secondo i dati di Unione Italiana Vini, elaborati dal Corriere Vinicolo, cresce (solo in valore) anche nel primo trimestre 2014, ma meno che nel 2013, e forse sotto le aspettative o le speranze di molti. I freddi numeri dicono stabilità sui volumi che hanno varcato i confini del Belpaese (2,8 milioni di ettolitri), e +4% in valori, a 875 milioni di euro. Ma “di questi tempi, l’anno scorso, si viaggiava a performance valoriali doppie, attorno all’8%”, scrive l’house organ dell’Unione Italiana Vini (Uiv).
Guardando alla diverse tipologie, per l’imbottigliato, i vini fermi Dop fanno segnare un +3% in valore e un calo dell’1% in quantità, mentre gli Igp registrano +6% in valore e +16% in volume (“ma non bisogna dimenticare che questi ultimi venivano da un primo trimestre 2013 che era andato sotto del 16%, per carenza di prodotto”, ricorda l’Uiv). Crescono i prezzi medi al litro: per i vini Dop siamo a 4,26 euro (+4%), mentre gli Igp arrivano a 2,7 (+5,8%).
A frenare la performance complessiva, in realtà, è soprattutto il vino sfuso, sulle cui quotazioni, peraltro, pesa anche la vendemmia generalmente abbondante del 2013: volumi a -6%, valori a -18%, e prezzo in ribasso del 12%, a 0,71 centesimi al litro. In un quadro complessivo chiaro scuro, in ogni caso, e come accade ormai da qualche anno, brillano di luce propria gli spumanti, con un + 19,1% in volume e un +18,1% in valore, nonostante una leggera flessione del prezzo medio, che si attesta a 3,53 euro al litro.
Il quadro complessivo, per i produttori del Belpaese, dunque, resta positivo, soprattutto tenendo conto che si esce da un 2013 che ha segnato il record assoluto in valore, con l’export che ha superato i 5 miliardi di euro in valore. Ma è un dato di fatto che, nonostante i valori continuino a crescere, il calo in volume sembra diventare quantomeno tendenziale, il che vuol dire che, seppur di poco, gli spazi nel mercato globale, per il vino italiano, si stanno piano piano restringendo ...
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