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Niente soluzione a breve termine per vendita diretta di vino ed e-commerce tra Stati Ue: così il gruppo Accise da Bruxelles, che apre però alla proposta di far pagare Iva e accise nel Paese di origine. Intanto si chiedono accordi bilaterali tra Stati

“Non è prospettabile una soluzione a breve termine per il problema delle vendite di vino a distanza tra i Paesi membri”. A dichiararlo il Gruppo di Lavoro Accise dell’Ue, riunitosi il 9 dicembre a Bruxelles, secondo il quale, tuttavia, nel lungo periodo è ipotizzabile l’adozione della proposta di Cevi-Confédération Européenne des Vignerons Indépendants (http://cevi-eciw.eu), quindi one-stop-shop per assolvere all’origine sia l’Iva sia le accise.
Non una buona notizia, quindi, per la Cevi e per tutte le associazioni europee di vignaioli che dovranno ancora attendere, per vedere accolta quella proposta per cui ogni produttore pagherebbe in proprio e nel proprio Paese di origine le imposte sul valore aggiunto, e le accise secondo le aliquote del Paese di destinazione delle merci, salvo il calcolo della compensazione di quanto dovuto a ciascuno Stato membro.
Una soluzione che permetterebbe l’avvio di un e-commerce del vino su scala europea: oggi spedire delle bottiglie da un Paese all’altro dell’Unione, sia a un rivenditore sia a un consumatore finale, è infatti economicamente e burocraticamente insostenibile per i piccoli produttori.
“Mentre ci rallegriamo che la nostra proposta sia presa in considerazione, anche se nel lungo periodo - commenta Matilde Poggi presidente della Fivi-Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (www.fivi.it) e vicepresidente della Cevi - ribadiamo di voler vendere a distanza i nostri vini all’interno dell’Ue. Pertanto Vif-Vigneron Indipendant Francais (www.vigneron-independant.com) e Fivi, solleciteranno i rispettivi Governi ad attivare degli accordi bilaterali tra Stati per sbloccare questa situazione e arrivare alla libera circolazione dei vini tra gli Stati Membri. Oltre alla Francia, guardiamo con molta attenzione ad alcuni nostri mercati storici, come Austria e Germania”.

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