Cinque stelle per la vendemmia 2012: un’annata d’eccellenza per il Nobile Montepulciano, dunque, che conferma la vocazione di questo territorio, secondo la valutazione della commissione tecnica, presieduta da Riccardo Cotarella, enologo della Fattoria del Cerro (Saiagricola, ma di recente passata al gruppo Unipol). Una valutazione forse un po’ a sorpresa e, tutto sommato, generosa, anche se terreni e clima di questa zona si sono dimostrati capaci, nelle non poche vendemmie “calde” del nuovo millennio, di sopportare altre siccità ed estati molto impegnative. “Nonostante condizioni climatiche impegnative, con la siccità a farla da padrona, che hanno messo a dura prova il lavoro dei viticoltori - ha spiegato Riccardo Cotarella - l’annata 2012, decisamente atipica, ha comunque regalato risultati di eccellenza assoluta, benché ci sia stato un calo quantitativo non secondario, con vini di ottime intensità coloranti, tannini morbidi e dolci ed aromi ben sviluppati”.
Di scena, oggi, all’“Anteprima” 2013 di Montepulciano, il Nobile 2010 e la Riserva 2009, la prima decisamente una bellissima annata, in grado, in generale, di esprimere un altro passo sulla Riserva 2009: in estrema sintesi è questo il giudizio generale dello staff di WineNews (Franco Pallini e Antonio Boco), che ha assaggiato i due millesimi, prossimi ad entrare sul mercato. Più nel dettaglio, la 2010 (rating a 4 stelle, secondo il Consorzio del Nobile, probabilmente al di sotto di come adesso si esprimono i vini di questo millesimo) è rubricabile fra le migliori annate per i vini toscani, a cui il Nobile non ha fatto eccezione, con vini profondi, di bella freschezza, tessiture di grande finezza e una piacevolezza del sorso davvero interessante. che superano, per certi elementi, le aspettative, mostrandosi ampia e ben profilata. Discorso diverso per la Riserva 2009, annata, ricordiamolo, anch’essa a quattro stelle, contraddistinta da un andamento climatico caldo, che ha prodotto vini un po’ più impersonali, che, tuttavia, specialmente nei casi dove il produttore ha saputo interpretare al meglio il millesimo, ha dato risultati positivi con vini non privi di fascino.
Nella selezione dei vini dello staff WineNews convince il Nobile 2010 della Tenuta Gracciano della Seta, agrumato nei profumi e croccante al gusto; dal bel timbro affumicato il Nobile Tre Rose, della “dependance” poliziana di Angelini, di grande reattività e profondità gustativa il Nobile 2010 di Montemercurio, tra i migliori in assoluto. E al top si trova decisamente anche il Nobile 2010 di Avignonesi, un piccolo “classico” della denominazione, che in questo millesimo trova davvero qualità gustative da primo della classe. Solido e senza sbavature, come è suo solito per altro, il Nobile 2010 della Tenuta Valdipiatta, mentre è tutto giocato sull’equilibrio e la piacevolezza del sorso quello dell’azienda Godiolo (“nome nomen”, verrebbe da dire). Profumi tipici e bella progressione gustativa per il Nobile 2010 di Boscarelli; convincente il Nobile dell’azienda Dei, che trova in una struttura articolata il suo punto di forza. Sul fronte dei cosiddetti “moderni” da citare il Nobile 2010 della Fattoria del Cerro, dai toni dolci e morbidi, e quello del Poliziano, affumicato e ben ritmato. Succoso e di piacevole beva il Nobile 2010 di Gattavecchi, che in qualche modo trova delle assonanze nello sviluppo gustativo di quello de Le Berne. Buone sensazioni dal Nobile 2010 de Le Bertille.
Sul fronte delle Riserva 2009, qualche segnalazione in meno, perché il millesimo sembra confermarsi di spessore un po’ più debole del 2010. Sfumati gli aromi della Riserva 2009 di Contucci, mentre punta tutto su morbidezza e dolcezza del sorso Santa Pia, la Riserva de La Braccesca, la dependance poliziana di Antinori. Di buona progressione gustativa la Riserva Vitaroccia 2009 di Icario e di buona intensità aromatica quella dell’azienda Canneto.
La zona di produzione conta un’estensione complessiva coltivata a vigneto di 2.600 ettari, coltivati da 250 viticoltori (90 gli imbottigliatori in totale), produce mediamente intorno ai 55.000 ettolitri di Vino Nobile e 18.000 di Rosso di Montepulciano. Le vendite del 2012 (+7% sul 2011) hanno toccato i 7,6 milioni di bottiglie di Nobile e i 2,6 milioni di Rosso. Esportazione al 68% e mercato interno al 32%, confermando una tendenza che interessa ormai tutte le più importanti denominazioni. Primo paese per l’export la Germania (44%), seguito dagli Usa (17%), Benelux (12%), Giappone (6%).
Focus - La vendemmia 2012, che brilla con 5 stelle, nelle parole del presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Federico Carletti
Nobile 2012, annata a cinque stelle, ovvero il punteggio top. Così la commissione tecnica del Consorzio del Nobile, presieduta dall’enologo Riccardo Cotarella. “Il vino è come un tavolo, senza gambe non può stare in piedi - ha detto Cotarella nel presentare l’annata - e in annate così incerte dal punto di vista climatico è l’intervento dell’uomo che fa la differenza e mi sento di dire che a Montepulciano questo succede ormai costantemente”.
“Questo giudizio di massima qualità mi fa particolarmente piacere - ha detto il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Federico Carletti - perchè in sei anni del mio mandato siamo riusciti come Consorzio a far passare un messaggio di continuità qualitativa, certificata non solo dalle stelle alle annate, ma anche dai dati di mercato che ormai da qualche anno ci vede senza giacenze nelle nostre cantine, dato questo che in un periodo così particolare a livello economico dimostra quanto il nostro sistema abbia funzionato e continui a funzionare”.
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